Resistenza: fattori determinanti e mezzi d’allenamento
Le prestazioni di vertice negli sport di resistenza hanno precise caratteristiche, che sono poi quelle che rendono vincente un atleta che pratica discipline di questo tipo. Vi è, infatti, un aumento della potenza di spinta (propulsiva) per ciclo di movimento; la capacità di non perdere potenza sull’intera distanza di gara anche in condizioni di affaticamento crescente e la capacità di controllare la frequenza dei movimenti.
Le prestazioni di vertice negli sport di resistenza hanno precise caratteristiche, che sono poi quelle che rendono vincente un atleta che pratica discipline di questo tipo. Vi è, infatti, un aumento della potenza di spinta (propulsiva) per ciclo di movimento; la capacità di non perdere potenza sull’intera distanza di gara anche in condizioni di affaticamento crescente e la capacità di controllare la frequenza dei movimenti. E’ perciò importante allenare la resistenza tenendo conto non solo delle componenti prettamente aerobiche ma anche di quelle anaerobiche, come l’uso del termine potenza dovrebbe far chiaramente intendere.
In generale, c’è da dire che una prestazione di mezzofondo è influenzata sia dalla capacità di apporto di ossigeno ai muscoli del nostro organismo, sia dalla capacità dei muscoli di utilizzare quell’ossigeno (componenti aerobiche) ma anche da componenti anaerobiche sia lattacide che alattacide e dalla capacità di equilibrio termico-idrico-salino. Esistono poi fattori psicologici e fattori tecnico-tattici che hanno un ruolo decisivo. E’ infatti importante che la corsa sia economica e garantisca, perciò, un basso costo energetico alla velocità di gara, e che vi sia una corretta distribuzione dello sforzo. E’ verosimile supporre che in una disciplina di resistenza il ruolo della tecnica influenzi in modo decisivo il costo energetico. Una tecnica di corsa migliore sarà garanzia quindi di economicità della prestazione.
Tutto ciò deve rendere chiaro che nell’allenamento della resistenza gli obiettivi sono molteplici e che non è possibile migliorare i propri risultati con la semplice corsa, magari condotta a ritmo lento, ma è opportuno perseguire l’incremento della resistenza aerobica così come quello della potenza aerobico-lipidica, della capacità, cioè, del nostro organismo di produrre una maggior quantità di lavoro, in regime aerobico, nell’unità di tempo. Lo sviluppo di una corsa economica sarà poi la ciliegina sulla torta che renderà un atleta efficace e possibilmente vincente. A tutto ciò corrisponderà un innalzamento delle due soglie aerobica ed anaerobica ed un contemporaneo loro avvicinamento.
I mezzi che generalmente si utilizzano sono di due tipi: il lavoro continuo e quello interrotto da pause. Nel primo gruppo si inserisce la corsa a ritmo uniforme (lento, medio e veloce) e quella a ritmo variato (progressivo, fartlek e intermittente) mentre nel secondo si inserisce il lavoro ripetuto, che è quello in cui sono previste pause complete, e quello intervallato, in cui queste ultime sono incomplete.
Nelle prossime settimane analizzeremo nello specifico tali mezzi. Buona corsa!