Forza: capacità fondamentale per ottenere risultati
La metodologia di allenamento, relativa sia all’atletica leggera ma anche agli altri sport, attribuisce oggi grande importanza, ai fini dell’ottenimento di prestazioni di alto livello, allo sviluppo della forza muscolare di un atleta.
La metodologia dell’allenamento, relativa sia all’atletica leggera ma anche agli altri sport, attribuisce oggi grande importanza, ai fini dell’ottenimento di prestazioni di alto livello, allo sviluppo della forza muscolare di un soggetto. Tale capacità, che insieme alla velocità ed alla resistenza viene inserita tra quelle definite organico-muscolari, sembra infatti essere la base per la costruzione di atleti di successo sia in sport di potenza ma anche ad impegno aerobico.
In letteratura non esiste un’unica definizione di forza. Probabilmente la migliore fu quella elaborata, nel lontano 1970, da Verchosanskij che parlò di “capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni”, ma bisogna anche tenere conto del fatto che in fisica essa rappresenta il prodotto di massa e accelerazione. In campo sportivo, però, e motorio in generale, sono di maggiore interesse definizioni come quella di Verchosanskij appunto o di Carlo Vittori che la individuò come “la capacità che i componenti intimi della materia muscolare hanno di contrarsi cioè di accorciarsi” per vincere una resistenza esterna o semplicemente opporvisi.
Si distinguono due grandi tipologie di forza: quella generale, che è di tutti i gruppi muscolari indipendentemente dallo sport praticato, e quella speciale, che è relativa ad una disciplina ed ai muscoli che in essa sono maggiormente impegnati. E’ poi possibile distinguere, in relazione alla tipologia di manifestazione, la forza massima, quella rapida, che alcuni autori fanno corrispondere a quella esplosiva o veloce, la forza elastica e quella resistente. La forza massima è quella che il sistema neuromuscolare ha la possibilità di esprimere in una massima contrazione volontaria e dipende dalla sezione traversa del muscolo oltre che dall’azione coordinata dei vari distretti muscolari e delle varie componenti dello stesso. La forza rapida è quella che permette di muovere il corpo o parti di esso alla massima velocità; basti pensare a un pugile o ad uno sprinter. La forza elastica sfrutta il pre-stiramento del muscolo permettendo l’accumulo di una quantità di energia che viene sommata a quella che si ottiene nella contrazione successiva, come accade nelle fasi di stacco dei salti o nella fase lanciata delle gare di velocità. Infine, la forza resistente si esprime per periodi di tempo più lunghi contro resistenze comprese tra il 20 ed il 50% rispetto al massimale.
L’allenamento delle varie espressioni di forza è fondamentale per l’aumento della capacità prestativa, per la prevenzione degli infortuni e di alterazioni posturali. Negli appuntamenti successivi vedremo come è possibile condizionare muscolarmente un atleta, nella maniera più corretta ed efficace in relazione allo sport praticato.