Messina-Etna, bagno di folla per Vincenzo Nibali
Per lo Squalo dello Stretto un’autentica ovazione alla partenza della nona tappa, da Piazza Municipio. “È bellissimo abbracciare la mia famiglia, nella mia città, sulle strade in cui sono cresciuto” ha detto il corridore della Liquigas. “Ringrazio l’organizzazione per aver previsto questa tappa, per averla disegnata proprio così”.
Un immenso bagno di folla. Messina ha risposto alla grande all’appuntamento con il Giro d’Italia, tributando il meritato omaggio alla sua “stella” più splendente, Vincenzo Nibali. Ha preso il via da Piazza Municipio la nona tappa della corsa rosa (Messina-Etna di 169 km), praticamente a casa del corridore della Liquigas, a pochi passi dalla videoteca di famiglia. Per lo Squalo dello Stretto, che ha ricevuto dal presidente dell’Ussi Sicilia, Sergio Magazzù, il “Premio dell’Anno” intitolato all’indimenticato Candido Cannavò, ex direttore de “La Gazzetta dello Sport”, un lunghissimo applauso nel momento in cui lo speaker ha scandito il suo nome. “Sono quasi commosso. Non ho parole per ringraziare tutti per il grande affetto” ha detto Nibali dal palco. “È bellissimo abbracciare la mia famiglia, nella mia città, sulle strade in cui sono cresciuto. Ringrazio l’organizzazione per aver previsto questa tappa, per averla disegnata proprio così”.
La firma del foglio di partenza, obbligatoria per tutti i 192 corridori in corsa, è andata in scena proprio di fronte a Palazzo Zanca. Incredibile l’entusiasmo tra la gente che ha preso d’assalto gli stand con i gadget ufficiali, dalle t-shirt ai cappellini, dagli zainetti alle bandane rosa. Il via poco dopo le 12, poi lo spettacolo della tappa, con la vittoria finale, come preventivato alla vigilia, andata ad Alberto Contador, nuova maglia rosa. Lo spagnolo ha fatto letteralmente il vuoto alle sue spalle, giungendo per primo all’arrivo al Rifugio Sapienza. Secondo posto per Rujano (a 3”), unico a resistergli, terzo per Garzelli (50”) che ha bruciato allo sprint proprio Nibali. Contador adesso ha 1’21” di vantaggio su Nibali e 1’28” su Scarponi. Al traguardo queste le parole del messinese. “Contador è partito con uno scatto fulmineo, si sa che Alberto va forte. Io ho cercato di gestire le forze, ma c’era tantissimo vento ed ho cercato di rimanere il più calmo possibile . E’ stata una tappa bellissima, adesso ci sono ancora tantissime giornate davanti e può accadere di tutto”.