Mezza maratona: la più amata dai runner di tutto il mondo
Se è vero che la maratona ha sempre avuto per i podisti un fascino particolare, che le deriva dalla storia e dalle origini, bisogna dire che la gara più corsa ed amata dai runner di tutto il mondo è la mezza maratona, che si svolge sulla distanza di 21,097 km. Sono davvero tante, infatti, le prove nei calendari italiani ed internazionali.
Se è vero che la maratona ha sempre avuto per i podisti un fascino particolare, che le deriva dalla storia e dalle origini che questa competizione ha, bisogna dire che la gara probabilmente più corsa ed amata dai runner di tutto il mondo è la mezza maratona. E’ una competizione che si svolge sulla distanza di 21,097 km ed è quindi un test impegnativo per chiunque ci si voglia cimentare anche se non presenta le stesse difficoltà dell’intera distanza. La “mezza”, come è da tutti definita, nacque nel 1970, subito dopo il boom del jogging, la corsetta mattutina tanto amata dagli americani.
E’ una gara che, pur non essendo prevista dal programma olimpico, è riconosciuta ufficialmente dalla IAAF, la federazione mondiale di atletica leggera, che ormai da diversi anni organizza i Campionati Mondiali di Mezza Maratona. La prima edizione si svolse a Newcastle upon Tyne nel 1992 e riscosse immediato successo. Nel 2006 e nel 2007 questo evento venne sostituito dai Campionati del Mondo di corsa su strada ma già dal 2008 si tornò alla denominazione originale. Quasi tutte i paesi organizzano, inoltre, annualmente i campionati nazionali su questa distanza e tutte le città più importanti, europee e mondiali, hanno la propria “maratonina” che spesso si svolge in concomitanza con la maratona. Basti pensare alla Bristol Half Marathon, alla London Half Marathon, alla mezza di Bogotà, alla “classicissima” Roma-Ostia ed alla ugualmente famosa Stramilano: gare, queste, note in tutto il mondo e frequentate non solo da atleti di livello mondiale, ma anche da podisti appassionati, alla ricerca, solo, di una giornata di divertimento e di sfida dei propri limiti.
La “maratonina” è stata da sempre territorio di caccia degli atleti africani, che ne sono stati ottimi interpreti. Basti pensare che, fra gli uomini, le prime dieci migliori prestazioni di sempre appartengono tutte ad atleti del continente africano. La miglior prestazione mondiale è dell’eritreo Zersenay Tadese che, a Lisbona, nel 2010, ha corso la distanza in 58’ 23”, un tempo “stellare” con il quale ha spodestato il campione olimpico di maratona, il keniano Samuel Wanjiru che a L’Aia aveva impiegato dieci secondi in più a coprire i 21,097 km. Ma tra i tanti interpreti e primatisti si leggono nomi illustri come quelli di Gebrselassie, Tergat, Tanui, atleti che hanno dominato le competizioni di mezzofondo, sia su pista che su strada, e che rientrano a pieno merito tra i grandi dell’atletica leggera.
Per quanto riguarda le donne, anche qui il dominio africano è schiacciante. La miglior prestazione appartiene alla keniana Mary Jepkosgei Keitany che, il 18 febbraio 2011, negli Emirati Arabi, ha fermato il cronometro su 1h 05’ 50”, migliorando di ben trentacinque secondi il record precedente, appartenente all’”olandese” Lornah Kiplagat. Da segnalare il fatto che la quarta prestazione mondiale di sempre appartiene alla britannica Paula Radcliffe che a Bristol, nel 2001, ha chiuso la gara in 1h 06’ 47”.
Tra gli italiani il miglior interprete è stato Rachid Berradi, capace di stabilire a Milano la miglior prestazione italiana con 1h 00’ 20” e, tra le donne, Maria Guida, che ha corso la gara in 1h 09’ e capace anche di 1h 08’ 30” anche se su un percorso, quello di Lisbona, fortemente in discesa.
Una distanza, quindi, corsa da atleti di ogni livello, dal “tapascione” al professionista, e amata forse anche più della maratona dalla quale comunque trae origine.