Capo d’Orlando, a misura di turista
La città, che conta circa 13.000 abitanti, rappresenta una meta di forte richiamo per i viaggiatori, dato lo straordinario paesaggio ed il mare caldo, oltre che le numerose attività artistiche e culturali di cui è sede. Il nucleo si concentra attorno a via Piave e al lungomare che la costeggia.
Capo d’Orlando si colloca sulla costa settentrionale sicula, di fronte alle Isole Eolie, in posizione intermedia tra Messina e Palermo, a circa 80 km dal capoluogo. La città, che conta circa 13.000 abitanti, rappresenta una meta turistica di forte richiamo per lo straordinario paesaggio ed il mare caldo, oltre che le numerose attività artistiche e culturali di cui è sede. Negli ultimi giorni i “capricci” del mare hanno imposto lo spostamento di 24 ore dell’inizio del “Pro Tour Wvbf Beach Volley 2011” che si aprirà sabato e si concluderà lunedì nel tratto finale del lungomare “Andrea Doria” nella zona sottostante il Faro.
Il territorio, costituito da una fascia litoranea subcollinare che si allunga sul Mar Tirreno fra la foce del torrente di Santa Carrà a levante e quella della fiumara di Zappulla a ponente, può dividersi in due parti nettamente distinte. La Piana, a forma di triangolo molto allungato, compresa fra l’attuale centro abitato del capoluogo e il corso terminale della fiumara di Zappulla; il territorio subcollinare accidentato, con pendenze talora notevoli e caratterizzato da ammassi rocciosi.
Capo d’Orlando trae origine da un’antica città sicula denominata “Agatirno” dal nome del figlio di Eolo che fondò ai tempi della guerra di Troia (1218 a. C.). Quando, dopo l’anno 1000, i Normanni arrivarono in Sicilia il toponimo “Agatirno” scomparve e i luoghi furono denominati Capo d’Orlando, in virtù del promontorio e in onore al celebre paladino di Carlo Magno. Verso la metà degli anni ’50, la città balzò agli onori della cronaca degli eventi culturali in Sicilia grazie alla “Mostra Nazionale di Pittura Vita e paesaggio di Capo d’Orlando”. Ogni anno convenivano a Capo d’Orlando pittori del calibro di Zancanaro, Migneco, Cantatore e altri che in modo estemporaneo ritrovano le bellezze del paesaggio Orlandino e hanno avuto occasione di apprezzare e far conoscere questo lembo di Sicilia al vasto pubblico nazionale e internazionale. La coltivazione e la commercializzazione degli agrumi, insieme alle attività legate alla pesca, hanno rappresentato a lungo gli assi portanti dell’economia cittadina. Negli anni ’60 e ’70 si è avuta una crescita edilizia che ha incrementato i dati demografici e le presenze turistiche.
La città, il cui nucleo si concentra attorno a via Piave e al lungomare che la costeggia, dedicato al cantante Luciano Ligabue, mostra le sue origini medievali negli edifici ed i monumenti. Il Santuario di Maria SS. è situato sull’estremità del promontorio, in cima ad una scalinata, ed è meta di pellegrinaggi, soprattutto in occasione della festa che si svolge il 22 ottobre. Nel Santuario sono da ammirare i dipinti di Gaspare Camarda della scuola di Antonello da Messina: “l’Adorazione dei pastori” e il “Crocifisso tra due monaci oranti”. Il Bastione, situato nelle adiacenze del Santuario, presenta una pianta quadrata, articolata su tre livelli: la base, il piano operativo e la terrazza. Probabilmente la sua costruzione risale al XIV secolo. Secondo la leggenda fu così chiamato da Carlo Magno, di passaggio in Sicilia al rientro dalla Palestina. C’è quindi la Villa Romana di Bagnoli, situata dopo aver percorso il lungomare, dopo il borgo di San Gregorio. La villa, che faceva parte presumibilmente del territorio di Agathirnum, presenta otto vani che costituiscono le Terme. La Villa della famiglia Piccolo di Calanovella, in contrada Vina, reintegrata nelle sue strutture edili, nelle dipendenze, nel parco e nei servizi, è in parte adibita a Museo dei Piccolo, inaugurato nel 1978 in occasione della ricorrenza decennale dalla scomparsa di Lucio Piccolo, potendo vantare un patrimonio di oggetti d’arte, cimeli, dipinti, libri, stampe e documenti.
La festa di SS. Maria di Porto Salvo si svolge il 15 agosto: i pescatori conducono la statua raffigurante la Vergine SS in processione su una barca seguita da centinaia di altre barche. Sbarcata a S. Gregorio, la processione continua per le vie del paese. La festa della Madonna di Capo d’Orlando si celebre invece il 22 ottobre e risale al XVII secolo. La processione parte dal Santuario sul Monte della Madonna di Capo D’Orlando e continua lungo le vie del paese, tra bancarelle ed espositori.
COME SI ARRIVA
In treno: Stazione Ferroviaria di Capo d’Orlando
In auto: Autostrada A20 Messina-Palermo: uscite Capo d’Orlando Est o Capo d’Orlando Ovest proseguire sulla S.S. 113 seguendo la segnaletica Capo d’Orlando
In aereo: Aeroporti di Reggio Calabria (Km 120), collegamento aliscafo e autobus da Messina in coincidenza con i voli; Palermo (Km 134); Catania (km 180) collegamento autobus in coincidenza con i voli.
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