Terme Vigliatore e il suo patrimonio culturale e paesaggistico
Sarà la splendida località, posta a 10 metri sopra il livello del mare, ad ospitare la quarta prova del “Progetto di Corsa su strada 2011”. Il nome deriva dalla ricca sorgente di acque termali, nota per le sue qualità terapeutiche, sin dall’antichità, con la denominazione di “Fonte di Venere”.
Terme Vigliatore, comune situato sulla costa tirrenica della provincia di Messina, posto a dieci metri sopra il livello del mare, sorge al centro del golfo tra le penisole di Milazzo e il promontorio del Tindari, di fronte alle isole Eolie. Da ciò ne consegue una speciale posizione geografica per la località, caratterizzata da un patrimonio storico, culturale, paesaggistico ed ambientale di grande valore. La città, che conta circa 7.000 abitanti, è costituita dai due agglomerati urbani principali di Terme (dove risiede il 60% della popolazione comunale) e Vigliatore, cui si aggiungono le frazioni di San Biagio, Marchesana e Acquitta. Due i corsi d’acqua a carattere torrentizio che attraversano il territorio: il Mazzarrà e il Patrì (Termini).
Il nome, Terme Vigliatore, deriva dalla ricca sorgente di acque termali, nota per le sue qualità terapeutiche, sin dall’antichità, con la denominazione di “Fonte di Venere”. Le acque appartengono al gruppo delle minerali sulfuree-bicarbonato-alcaline e vengono utilizzate attraverso cure idropiniche, bagni, fanghi, terapie inalatorie, insufflazioni e massaggi che intervengono favorevolmente nella risoluzione delle malattie del ricambio, dei disturbi epatici, nelle riniti e nella sordità rinogena, nonché in presenza di disfunzioni dell’apparato respiratorio e circolatorio. Il toponimo “Vigliatore” (dal latino medievale “Vigilator”, luogo di guardia), starebbe a palesare che nel XVI secolo la zona era guarnita di una di quelle torri di avvistamento che il Vicereame spagnolo fece edificare, come fortificazioni vigilate in allineamento distanziato lungo i litorali aperti, a salvaguardia delle scorrerie dei pirati turchi.
Tra i motivi di interessa di Terme Vigliatore c’è l’ormai famosa Villa Romana, sita nella frazione di S. Biagio. Riportata alla luce negli anni ’50 rappresenta, secondo gli studiosi, l’unico esempio di villa romana di lusso di un certo livello nel quadro della storia artistica della Sicilia dell’alto Impero (I°- II° sec. d.C.). Quindi la Chiesa della Madonna delle Grazie. La parrocchia, sorta il 21 luglio 1921, è stata riaperta nel 2009 dopo diversi anni di lavori, cominciati nel 2001. La torre campanaria può contare oggi cinque campane: ad est Santa Maria della Lettera; a Nord San Giuseppe; a sud San Nicola; ad ovest S. Pio e San Michele. Il prospetto principale è stato arricchito da una vetrata artistica con sovrapposto un altorilievo bronzeo della Beata Vergine Maria. La Festa della santa patrona di Terme Vigliatore, in programma il 15 settembre, risale al XIV secolo, quando Federico IV D’Aragona ne diede l’autorizzazione per ringraziare il popolo delle cure nelle acque termali. Per l’occasione si svolge anche la Fiera di Terme, nel corso della quale si mettono in vendita oggetti di artigianato e capi di bestiame.
L’attività economica si basa principalmente sulla produzione agricola. Vengono coltivati frutta, olive, ortaggi, uva e agrumi. È molto sviluppata anche l’attività florovivaistica. Tipica è l’estrazione di oli essenziali e la produzione di citrato di limone e di succhi agrumari, esportati in diversi paesi.
COME SI ARRIVA – In auto si percorre l’autostrada A20 Palermo-Messina, uscita Barcellona Pozzo di Gotto. Poi strada statale 113 direzione Palermo (4 km). In treno: stazione di Novara-Montalbano-Furnari, sulla linea Palermo-Messina, a 3 km da Terme Vigliatore.
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