Mondiali di Daegu: gli italiani ci provano
Sarà mondiale per 33 azzurri a Daegu, dal 27 agosto al 4 settembre, in una rassegna iridata che si presenta incerta, come non mai, in tutte le specialità, e dove nemmeno lo stesso Bolt, autentico dominatore della velocità degli ultimi anni, può dirsi sicuro della vittoria.
Sarà mondiale per 33 azzurri a Daegu, dal 27 agosto al 4 settembre, in una rassegna iridata che si presenta incerta, come non mai, in tutte le specialità, e dove nemmeno lo stesso Bolt, autentico dominatore della velocità degli ultimi anni, può dirsi sicuro della vittoria. La squadra italiana sarà ai nastri di partenza con alcune defezioni degne di nota. Mancherà, infatti, Andrei Howe (infortunato) oltre a Giuseppe Gibilisco (asta), Elisa Cusma (800 m) e Silvia Weissteiner (5000 m) che, nonostante le prove di appello loro concesse, non sono riusciti ad ottenere i minimi per partecipare ai Campionati. Spicca, invece, su tutte la presenza di Nicola Vizzoni che, alla sua ottava presenza mondiale, risalirà in pedana nel lancio del martello con la speranza di aggiungere un’altra gemma alla sua già invidiabile carriera.
Andando per ordine, nel settore velocità, il ct Uguagliati ha deciso di schierare un solo atleta nelle gare individuali. Sarà la portacolori dell’Esercito Marta Milani, ritenuta in grado, al momento, di gareggiare sia nei 400 metri che nella 4×400 senza particolari problemi di tenuta. Saranno invece due le staffette schierate dal nostro sodalizio: la 4×100 maschile (convocati Tumi, Cerutti, Collio, Di Gregorio, Galvan, Riparelli) che deve ricreare un gruppo capace di successi dopo l’argento europeo del 2010 ed il record italiano, e la 4×400 femminile (convocate Buzzoni, Bonfanti, Grenot, Spacca, la già citata Dilani e Gentili, che sarà schierata anche nei 400 metri hs) che spera di ben figurare. Infine, Marzia Caravelli sarà la nostra rappresentante nei 100 hs.
Nel mezzofondo, che vive in Italia un momento difficile, saranno solo due gli atleti schierati. Daniele Meucci (Esercito), bronzo europeo nei 10000 metri, correrà sia i 5000 che i 10000 appunto, con buone speranze, dato che è apparso in ottima forma nelle gare pre-mondiali. Nella maratona, invece, il solo Pertile alla partenza, con la speranza di riscattare il quarto posto continentale dell’anno scorso, causa crampi, che gli lasciò l’amaro in bocca.
Nei salti sono tre le nostre punte di diamante: Antonietta Di Martino, campionessa europea indoor nell’alto, riproporrà la sfida infinita con la Vlasic cui cercherà di sottrarre l’oro mondiale. Nel triplo femminile, Simona La Mantia, anche lei oro europeo indoor, può giocarsi le sue carte, con buone possibilità di medaglia, così come il compagno di specialità Fabrizio Donato, già argento continentale indoor. In questo settore saranno ai nastri di partenza anche Fabrizio Schembri (triplo), Silvano Chesani (alto), Raffaella Lamera (alto) e Anna Giordano Bruno (asta).
Nei lanci, invece, oltre al già citato Vizzoni, tre presenze al femminile. Chiara Rosa (peso), Zahra Bani (giavellotto) e Silvia Salis (martello), tutte delle Fiamme Azzurre, saranno pronte a punire qualsiasi errore delle atlete più accreditate per la vittoria.
Nelle prove multiple, una sola atleta difenderà i nostri colori: Francesca Doveri (Esercito) parteciperà, infatti, all’eptathlon mondiale.
Infine, come già accaduto altre volte, il settore marcia sarà il nostro punto di forza. Nella 20 km maschile, sia Giorgio Rubino che il campione olimpico della 50 km, Alex Schwazer, sono capaci di grandi cose così come Elisa Rigaudo, nella 20 km femminile e i due Fiamme Gialle, Marco De Luca e Jean-Jacques Nkouloukidi. Speriamo bene.
Una nazionale che fa ben sperare, quindi, cui si può solo dire: in bocca al lupo!
Nella foto, Nicola Vizzoni (Giancarlo Colombo/FIDAL)