Riflettori su… San Filippo del Mela
Il paese, situato nell’entroterra di Milazzo, conta quattro frazioni: Cattafi, Archi, Corriolo e Olivarella. I primi insediamenti, in base ad alcuni reperti archeologici ritrovati, si fanno risalire all’epoca greco-romana. La festa più importante si svolge il 16 luglio in onore della Madonna del Carmelo.
San Filippo del Mela conta circa 7.500 abitanti, distribuiti nel centro urbano, posto a 123 metri di altitudine, e nelle quattro frazioni di Cattafi, Archi, Corriolo e Olivarella. Il paese, situato nell’entroterra di Milazzo, si adagia sulle pendici dei Peloritani settentrionali ed è formato da ampie pianure alluvionali a nord e colline a sud. Le colture di uliveti, agrumeti, vigneti e dei più svariati alberi da frutto e piantagioni rappresentarono a lungo le uniche fonti di economia. In seguito alla costruzione della Centrale Termoelettrica dell’Enel il territorio si è poi arricchito di insediamenti industriali. San Filippo, pur in costante sviluppo anche dal punto di vista artigianale e commerciale, è rimasta comunque legata alla sua storia e alle sue tradizioni.
I primi insediamenti, in base ad alcuni reperti archeologici ritrovati, si fanno risalire all’epoca greco-romana. In molte zone del territorio comunale sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici d’epoca greco-romana. Alcuni studiosi collocano in contrada Reilla il tempio di Diana Facellina o una sua dipendenza (l’Artemisio) e ad Archi, precisamente alla foce del torrente Floripòtema, il canale navigabile che nell’antichità costituiva l’imbocco del Nauloco, un ampio bacino capace di ospitare le 300 navi di Sesto Pompeo che il 3 settembre del 36 a.c. si scontrarono e furono sconfitte a largo delle acque di Milazzo dalla flotta di Ottaviano Augusto. Fu il Regio Decreto del 16 ottobre 1853 a sancire la nascita ufficiale del Comune autonomo di San Filippo. Riguardo alla denominazione ufficiale esistono non poche incertezze. Il primo timbro del Comune recava, infatti, la dicitura municipalità di San Filippo. Veniva così a cadere l’antica denominazione San Filippo di S. Lucia. Fu dal 1877, però, che venne usato in modo definitivo San Filippo del Mela.
Lungo il corso Garibaldi sorge l’ex Palazzo Comunale, edificato alla fine dell’Ottocento sullo spazio precedentemente occupato dalla casa ospizio dei frati cappuccini e inizialmente adibito a edificio per le scuole elementari. Subito dopo si scorgono Piazza Duomo e la pregevole facciata della Chiesa Madre dedicata ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo. Quest’ultima fu iniziata dall’architetto Giovan Battista Vaccarini, abate di San Filippo dal 1758 al 1768, e venne portata a compimento verso la fine del medesimo secolo dall’Abate Domenico Gargallo. Il luogo di culto, oltre all’antica statua lignea di San Filippo d’Agira (XVIII sec.), custodisce quelle della Pietà (1964), della Madonna del Carmelo (XVIII sec.) e del Cuore di Gesù (1933). All’altare maggiore una grande tela, ancora del ‘700, raffigura la “Vergine col Bambino tra i santi Apostoli Filippo e Giacomo” e, in sacrestia, c’è un dipinto ottocentesco raffigurante “Il primato di Pietro”. Sempre sul corso Garibaldi, si incontra la chiesetta di Sant’Antonio da Padova, un tempo intitolata alla Madonna Odigitria al cui interno sono conservate le statue di Santa Teresina, dell’Addolorata (1904) e quelle molto antiche della Madonna del Rosario e dell’Ecce Homo. Sopra l’altare è posta la statua di Sant’Antonio da Padova (1947). In Piazza Liberazione sorge il Monumento ai Caduti. In via Crispi si erge la piacevole e moderna architettura del nuovo Palazzo Municipale. Una bella strada panoramica é dedicata a Charlie Chaplin, ricordato nella targa marmorea come “il poeta del sorriso”. Facilmente raggiungibili, inoltre, sono i caratteristici borghi rurali di Pancaldo (in territorio di Santa Lucia del Mela) e Faraone (in territorio di Milazzo), che conservano il loro fascino.
La festa più importante di San Filippo del Mela si svolge il 16 luglio in onore della Madonna del Carmelo, la protettrice del paese. Nell’occasione la statua viene portata in processione per le vie del centro storico. In passato, l’evento si svolgeva nella prima domenica di agosto e fin dal 1866 era preceduto da una fiera che si teneva ogni anno dal 28 al 31 luglio sul greto del torrente Floripòtema.
COME SI ARRIVA
In auto: Percorrendo l’autostrada Messina-Palermo, uscendo allo svincolo di Milazzo e proseguendo lungo la strada statale 113 in direzione Palermo, si giunge ad Olivarella. Svoltando a sinistra, dopo circa due chilometri, si arriva nel centro di San Filippo del Mela.
In treno: Chi viaggia in treno può servirsi della stazione di Milazzo. Il collegamento con S. Filippo del Mela è assicurato anche da pullman e taxi.
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