Giudici di gara, ce ne parla Angelo Battaglia
I riflettori di una competizione di atletica leggera sono sempre rivolti verso gli atleti, ma a garantire il regolare svolgimento delle gare e che la bravura, la preparazione ed il talento siano i soli ingredienti fondamentali ad assicurare la vittoria di un atleta su un altro, sono i giudici di gara appartenenti alla FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). A capo della Commissione Tecnica Nazionale c’è Lamberto Vacchi che ha il ruolo di Fiduciario Nazionale, mentre Pier Luigi Dei ricopre la carica di Vice Fiduciario Nazionale.
I riflettori di una competizione di atletica leggera sono sempre rivolti verso gli atleti, ma a garantire il regolare svolgimento delle gare e che la bravura, la preparazione ed il talento siano i soli ingredienti fondamentali ad assicurare la vittoria di un atleta su un altro, sono i giudici di gara appartenenti alla FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). A capo della Commissione Tecnica Nazionale c’è Lamberto Vacchi, che ha il ruolo di Fiduciario Nazionale, mentre Pier Luigi Dei ricopre la carica di Vice Fiduciario Nazionale. Per quanto concerne la nostra provincia il fiduciario è Angelo Battaglia ed è con lui che ci siamo intrattenuti per scambiare qualche parola sul ruolo del giudice di gara:
– Giudice Battaglia quanti sono i giudici di gara e quali sono i ruoli da svolgere?
“Il numero varia rispetto dalle singole manifestazioni, in funzione della tipologia di gara, sia essa su strada o su pista. Di norma sono necessari un starter, un giudice d’appello, un delegato tecnico e due giudici d’arrivo”.
– Che differenza c’è fra giudici e cronometristi?
“Di solito le prove a cronometro sono curate dalla federazione cronometristi, anche se la Fidal si è ultimamente attrezzata a gestire le gare a cronometro utilizzando anche il fotofinish”.
– La sezione dei giudici di Messina da quanti elementi è composta e quali categorie sono presenti ?
“All’attivo siamo circa 32 giudici, suddivisi in ufficiali di gara, giudici di partenza, e giudici di marcia”.
– Da quanto tempo fa il giudice di gara?
“Sono giudice di gara dal 1978. Ho scalato i vari gradi da provinciale e regionale, per poi passare a giudice nazionale nel 1996. Per ognuno di questi passaggi ho effettuato un corso con relativo esame finale. Quest’anno ho esplicato la mia mansione nel campionato europeo a Bressanone e nel campionato nazionale Master di Cosenza. Due anni fa ho diretto anche il Golden Gala”.
– Ultimamente quale ruolo ha svolto?
“Quello di direttore tecnico e sono stato arbitro ai “Giochi del Mediterraneo”. Il ruolo del direttore tecnico è fondamentale in quanto deve controllare che la gara si svolga in piena regola e soprattutto gli strumenti siano in piena norma, come ad esempio le linee che delimitano le corsie, oppure le distanze fra le siepi e le diverse tracciature che delimitano i vari giochi. Ad esempio a Gorizia come a Cosenza ho curato la tracciatura e gli ostacoli. Bisogna anche controllare i vari attrezzi che gli atleti utilizzano per cimentarsi nelle discipline come i pesi dei martelli e le aste per i salti. Ecco perché il lavoro un direttore tecnico comincia tre giorni prima della gara.”
– Racconti una sua particolare esperienza:
“Mi ricordo una volta un una gara dove siamo intervenuti a modificare delle misure su una riviera che dopo le quattro siepi non risultava nella dimensione consona”.