“Le istituzioni sportive faticano a star dietro alla domanda di sport”
Si è tenuto domenica 6 novembre a Giardini Naxos il secondo ed ultimo incontro dell’edizione siciliana di “Sport Lab”, laboratorio di cultura sportiva organizzato dall’ASI Alleanza Sportiva Italiana in collaborazione con la Regione Siciliana. I principali temi trattati hanno riguardato lo sport come strategia di promozione e qualificazione economica per il territorio. A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’ASI, Claudio Barbaro.
Si è tenuto domenica 6 novembre a Giardini Naxos il secondo ed ultimo incontro dell’edizione siciliana di “Sport Lab”, laboratorio di cultura sportiva organizzato dall’ASI Alleanza Sportiva Italiana in collaborazione con la Regione Siciliana. I principali temi trattati hanno riguardato lo sport come strategia di promozione e qualificazione economica per il territorio. A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’ASI, Claudio Barbaro: “Devo riflettere su quelli che sono i temi in discussione, perché penso che sia propizio parlare di sport e infrastrutture legate al territorio. Non si immaginava cosa sarebbe successo a settembre quanto il Coni ha deciso sulla scia degli eventi di cambiare il corso delle cose in ambito sportivo partendo dall’assetto centrale, come ad esempio la soppressione di numerosi comitati Coni del territorio. Noi siamo sempre stati convinti che agonismo e sport di base debbano essere due facce della stessa medaglia e sono due concetti che vorremmo fossero plasmati in un nuovo concetto di sport, perché purtroppo attualmente, in termini organizzativi, non ci sono ancora delle risposte efficaci. Le istituzioni sportive faticano a star dietro alla domanda di sport. Ogni componente del mondo dello sport ha un ruolo essenziale, ma occorre lavorare assiduamente per trasmettere i concetti più importanti e tutto questo si può fare ad esempio partendo dalla scuola. Occorre – conclude il presidente dell’ASI – trasmettere una cultura sportiva che ancora non c’è. Per quel che riguarda l’impiantistica sportiva, altro tema caldo, è necessario su tutto il territorio italiano, ed in particolar modo al centro ed al sud, creare strutture confacenti alla pratica sportiva”.
A queste parole si sono aggiunte quelle del presidente CONI Messina, Giovanni Bonanno: “Ringrazio gli organizzatori e mi associo alle parole del presidente Barbaro, questi incontri servono a confrontarci e a condividere le difficoltà per cercare delle soluzioni comuni e ringrazio l’ASI, uno degli enti di promozione sportiva più attiva sul territorio”. Il convegno è poi entrato nel vivo con l’intervento di Roberto Ghiretti, professore a contratto presso l’Università di Parma: “Parliamo di promozione dello sport, di alfabetizzazione alla pratica sportiva e delle difficoltà non solo dell’avviamento, ma anche del mantenimento della stessa. Ed è per questo motivo che diviene assolutamente fondamentale per lo sport acquisire un ruolo fondamentale a livello territoriale attraverso il potenziamento delle infrastrutture”.
Alle dichiarazioni di Ghiretti hanno fatto eco quelle di Paolo Bedin, Direttore Generale Lega Serie B: “Quasi tutte le società di media e piccola dimensioni esplicano le loro maggiori attività sul territorio. Nella mia lega l’87% degli sponsor è locale, così come i media e le istituzioni che ci seguono. Questo è di fondamentale importanza per capire che la nostra crescita deve coinvolgere in primo luogo le strutture territoriali. Non si possono più perseguire strategie casuali, occorre fare programmazioni sul lungo periodo. Sport e territorio sono un connubio biunivoco: il primo deve qualificare il territorio, il secondo deve mettere in pista tutte le armi a disposizione per sostenere e valorizzare gli enti sportivi”. A portare la sua testimonianza anche Paolo Piani, responsabile Centro Tecnico di Coverciano della FIGC il quale ha messo in evidenza l’importanza di conoscere le altre realtà, di prenderne il meglio adattandolo alle esigenze territoriali con programmazione e metodo.
Anche Claudio Arrigoni del Corriere della Sera è intervenuto al dibattito parlando dello sport come inclusione sociale: “Una società che permette a tutti di fare sport è una società migliore e il mondo paralimpico dovrebbe rappresentare un modello per tutti”. Luca Corsolini , capo servizio Sky Sport, si è soffermato, invece, sullo sport che si fa social per cercare nuove economie puntando l’attenzione sul binomio sport-turismo. “Stiamo passando dalla marca che fa bene alla marca che fa del bene – ha affermato Fabio Alberghi, Esperto del mondo pubblicitario – le aziende investono sempre di più sulla Social Corporate Responsability e lo sport, prima saccheggiato dalla pubblicità, è diventato un importante strumento per veicolare valori”. A chiudere il convegno le parole di Fabio Pagliara , segretario federale Federazione Italiana Hockey: “La crisi che lo sport italiano sta vivendo deve aiutarci a capire quali sono i punti fondamentali dai quali partire per ricominciare al meglio. Mi auguro che il laboratorio di idee, quale è “Sport Lab” possa servire come punto di partenza per un concreto confronto sul mondo dello sport a 360°”.