Uno strepitoso Mutai fa il vuoto a New York
Il kenyano, già vincitore quest’anno a Boston, ha stabilito il nuovo record della Maratona più importante del mondo, giungendo al traguardo in 2h05’06”. Al secondo posto l’altro kenyano Emmanuel Mutai (2h06’28”), terzo l’etiope Tsegaye Kebede (2h07’14”). La Dado vittoriosa tra le donne. Undici i messinesi al via. Zanardi primo nella categoria Handbike.
E’ stato Geoffrey Mutai l’autentico trionfatore della Maratona di New York edizione numero 42. Il trentenne kenyano, già vincitore quest’anno a Boston, ha stabilito il nuovo record della gara, giungendo al traguardo in 2h05’06” e disintegrando così il precedente primato nella classica più bella del mondo (il 2h07’43” dell’etiope Tesfaye Jifar nel 2001). Circa 47.000 i partecipanti, provenienti da 23 nazioni, con 3.395 italiani che hanno terminato le fatiche. Una splendida giornata di sole ha fatto da scenario alla Maratona, svoltasi lungo il suggestivo percorso di 42 chilomentri e 152 metri o 26,2 miglia, secondo la dicitura ufficiale. Dal Ponte di Verrazzano gli atleti hanno attraversato i cinque quartieri di New York: Staten Island, Brooklyn, Queens, Manhattan e Bronx. Ad accogliere i vincitori all’arrivo, nel cuore verde della metropoli americana, c’era il sindaco della città Michael Bloomberg. Nella categoria Handbike da sottolineare la straordinaria impresa di Alex Zanardi. L’ex pilota di Formula Uno è arrivato primo al traguardo in 1h13’58”: una performance da applausi.
Nella prova maschile, quella più attesa, il gruppetto di testa, di cui faceva parte anche l’etiope Gebre Gebremariam, impostosi nel 2010, oltre ai vari Kisorio, Gharib, Keflezighi e Kebede. è rimasto compatto per quasi due terzi della corsa. A quel punto Mutai ha però staccato tutti con un’azione decisa, aumentando considerevolmente il vantaggio sui principali rivali negli ultimi chilometri. Al secondo posto si è piazzato l’altro kenyano Emmanuel Mutai (2h06’28”), terzo l’etiope Tsegaye Kebede (2h07’14”). Quarto Gebremariam in 2h08’00”. Miglior europeo il campione continentale Rothlin, dodicesimo in 2h12’26”. Particolarmente ricca di spunti la gara femminile. A vincere è stata l’etiope Firehiwot Dado (2h23’15”), che ha preceduto la connazionale Buzunesh Deba (2h23’19”) e Mary Keitany (2h23″38″), con quest’ultima autrice di una partenza sprint ma sopraffatta ad un certo punto dalla fatica e superata dalle due africane.
A livello maschile il primo degli italiani (dodicesimo) è stato Abdelkabir Saji, di origine marocchina ma tesserato per l’Atletica Casone Noceto, che ha stabilito il tempo di 2h13’47”. Al 25esimo posto Antonio Santi, (2h27’05”), 26esimo l’altoatesino Hermann Achmuller (2h27’06”) e 27esimo Giorgio Calcaterra (2h27’19”). Al 27esimo posto, prima tra le donne, Lara Mustat, in 2h49’38”. Cinquantasei i siciliani ai nastri di partenza, undici i messinesi. Katia Scionti della Stilibero, alla sua prima volta a New York, ha chiuso in 3h17’10” (prima mezza 1h35’25”, seconda in 1h41’45”). Per lei, come per gli altri rappresentanti della città dello Stretto, un’esperienza assolutamente indimenticabile.