Cosa cambia con la manovra Monti?
Previste delle modifiche nel campo con la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e per la nuova normativa sulla detrazione in caso di ristrutturazione.
La “Manovra Salva Italia” del governo Monti comporta anche delle modifiche nel campo dell’edilizia dalla reintroduzione dell’ICI sulla prima casa alla nuova normativa sulla detrazione in caso di ristrutturazione. Procedendo con ordine l’ICI verrà reinserita con un nuovo acronimo IMU, che sta per imposta municipale unica e che fa riferimento al federalismo fiscale. In sostanza dal primo gennaio 2012 il tributo dovrà essere pagato anche sulla prima abitazione con un’aliquota pari allo 0,4%. Comunque rimane a discrezione di ogni comune la possibilità di effettuare aggiustamenti in aumento o diminuzione fino allo 0,2%. In aggiunta ogni singola famiglia potrà usufruire di uno sconto cumulativo rispetto al numero di figli. Ovviamente tale operazione provocherà una rivalutazione dei valori catastali.
La detrazione per la ristrutturazione diventa permanente e restano confermati la percentuale di detrazione del 36%, il tetto massimo di 48.000 euro per unità immobiliare e la ripartizione della detrazione in 10 rate annuali. Inoltre alla norma vengono aggiunti gli interventi detraibili per la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali. La detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici viene prorogata fino al 31 dicembre 2012, e scesa al 36% dal 1° gennaio 2013 e dunque assimilata alla ristrutturazione.
Nel dettaglio sono detraibili le spese per: la manutenzione ordinaria, straordinaria, il restauro, il risanamento e la ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale; la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento, la ristrutturazione edilizia sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurale, e sulle pertinenze; gli interventi di ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi; realizzazioni di autorimesse o posti auto potenziali anche di proprietà comune; gli interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche per favorire la mobilità delle persone portatrici di handicap; l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi; gli interventi per la cablatura degli edifici e il contenimento dell’inquinamento acustico; la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico, con particolare riguardo all’istallazione di impianti da fonti rinnovabili; l’adozione di misure antisismiche; la bonifica dell’amianto e opere volte ad evitare infortuni domestici.
La normativa si articola di altre casistiche che riguardano gli esercizi d’arte e delle attività commerciali, in cui la detrazione è ridotta al 50%, e i casi in cui la ristrutturazione riguarda interi fabbricati oppure ci si trova dinnanzi a cooperative edilizie. di Pietro Fazio (per ulteriori informazioni e chiarimenti: fazio.pietro@alice.it)