Edwin Soi da applausi: è bis al Campaccio
Il 25enne keniano, già vincitore della competizione nel 2008, ha battuto allo sprint l’altro keniano Vincent Chepkok e l’etiope Kinde Atanaw. “Sto bene e l’ho dimostrato ancora una volta dopo il successo al Boclassic” ha detto al termine della gara. Nella prova femminile trionfo in solitaria di Mercy Cherono, che ha stabilito anche il record del percorso.
Edwin Soi concede il bis, vincendo il 55° Campaccio, dopo il trionfo del 2008 ed il quinto posto del 2009. Una gara conclusa in 29’13”, decisa in volata negli ultimi cinquecento metri con il 25enne keniano che ha battuto allo sprint l’altro keniano Vincent Chepkok e l’etiope Kinde Atanaw. Solo quarto, in 29’18”, l’etiope campione mondiale di cross Imane Merga, non al meglio delle sue condizioni fisiche. Primo degli italiani, con una coraggiosa gara fin dalle prime battute, è stato Stefano La Rosa, ottavo, in 30’08”, decimo Gabriele De Nard in 30’16” ad un 1’03” dal vincitore.
Nel 2008 Edwin Soi dopo essersi aggiudicato il Campaccio conquistò anche il bronzo alle Olimpiadi sui 5000 metri. Inizia dunque sotto i migliori auspici l’anno olimpico per il keniano, seguito dal tecnico italiano Renato Canova. “Sto bene e l’ho dimostrato ancora una volta dopo il successo al Boclassic – ha detto Soi subito dopo la gara – Mi sentivo sicuro e avrei vinto in qualsiasi tipo di situazione di gara. Ho vinto in volata anche perché tecnicamente non ho sbagliato nulla. Sono stato all’interno della curva, ho preso vantaggio e nessuno è riuscito a battermi più”. Così invece Vincent Chepkok: “E’ stata una gara molto veloce, soprattutto nella parte finale, non ho vinto ma sono comunque contento, per ora va bene, la stagione è ancora lunga”.
Una gara dal ritmo più lento nella prima metà, con Stefano La Rosa e Gabriele De Nard coraggiosi a fare l’andatura nei primi tre giri, finché il plotone degli atleti africani ha deciso di iniziare a correre cambiando ritmo e faccia alla competizione. Quarto e quinto giro in mano a Soi, Atanaw (prima gara in Europa per lui), Chepkok e Merga che si sono studiati a vicenda fino al giro conclusivo.
Soddisfazione da parte del primo italiano Stefano La Rosa, campione italiano 2011 sui 5000 metri, forse l’azzurro più in forma del momento: “Non sono un crossista puro, ho provato a imporre il mio ritmo, ma gli africani fanno davvero paura quando decidono di correre forte. Con Gabriele De Nard che è un grande specialista abbiamo tentato di fare la nostra gara, sui nostri ritmi. Ora per me il cross di Villalagarina, i campionati italiani e poi a fine febbraio la RomaOstia half marathon. Dopodichè sarà pista, 5000 e 10000 metri, con il sogno olimpico che si avvicina”.
Il capitano azzurro Gabriele Da Nard è invece parzialmente soddisfatto: “Sono stato davanti, ho tentato di fare il mio ritmo e la mia gara, sono poi crollato nell’ultimo chilometro. Forse ho pagato un po’ di stanchezza dopo aver corso a Bolzano pochi giorni fa. Ora anche per me il cross di Villalagarina e poi la Coppa Campioni di Cross con le Fiamme Gialle”.
Nella gara femminile trionfo in solitaria di Mercy Cherono, keniana dalla corsa elegante, che con 19’26 ha fatto anche il record del percorso frantumando il 20’04 di Aniko Kalovics della passata edizione. Seconda e comunque velocissima sul traguardo l’altra keniana Sylvia Kibet in 19’47”, terzo grandino del podio per l’etiope Afera Godfay in 19’49”. Si è ben difesa la portacolori della Forestale Silvia Weissteiner, sesta in 20’18”.
Dopo un 2011 difficile Elena Romagnolo ha terminato il suo Campaccio in undicesima posizione, in 21’20” con quasi due minuti di distacco dalle migliori: “Sono soddisfatta a metà, era importante gareggiare, ma pensavo di avere più gambe, invece non girava tutto bene come avrei voluto”. Chi invece ha il sorriso sul viso è Silvia Weissteiner: “Una buona gara per me, molto muscolare, mi servirà per i prossimi mesi. Ho cercato di rimanere in gara, ma quando queste atlete cambiano il ritmo sono di un altro pianeta”.
(foto di Giancarlo Colombo)