Conosciamo meglio… S. Alessio Siculo
Centro prettamente turistico, fa parte del comprensorio della Valle d’Agrò e aderisce all’Unione di Comuni delle Valli joniche dei Peloritani. A destra il paese è delimitato da un promontorio su cui si staglia il castello saraceno del dodicesimo secolo, a sud è un susseguirsi di scogli e laghetti.
S. Alessio Siculo è un centro prettamente turistico, in provincia di Messina, che si affaccia sul mare. Anticamente prese il nome di Arghenrion Akron che Tolomeo Alessandrini battezzò “Capo d’argento”. Fa parte del comprensorio della Valle d’Agrò e aderisce all’Unione di Comuni delle Valli joniche dei Peloritani.
A destra il paese è delimitato da un promontorio su cui si staglia il castello saraceno del dodicesimo secolo. Il maniero ha pianta poligonale sormontata da un torrione cilindrico. Adesso è diventato un centro a vocazione turistica, grazie alla sua spiaggia ciottolosa e grazie soprattutto agli insediamenti turistici ed alle strutture alberghiere che sono state realizzate in questi ultimi anni.
A sud, è un susseguirsi di scogli e laghetti che, nell’insenatura di Salò, realizzano l’ideale habitat di pesci pregiati, particolarmente crostacei. Il centro abitato conserva ancora elementi di particolare interesse storico-architettonico: S. Margherita dove si distingue una casermetta borbonica sovrastata da una Trinacria con la testa di Gorgone, cinta da cornucopie e spighe, simbolo di abbondanza e fertilità e con i resti dell’abside di un’antica chiesetta; S. Alessio vecchio con la seicentesca chiesetta del Carmelo, la pieve dei pescatori; “u quarteri ì menzu” con la sua porta del 1770. Pregiati e curati agrumeti nel quartiere Lacco contribuiscono a donare a Sant’Alessio Siculo una cornice profumata di diamantina zagara che fiorisce sugli incontaminati giardini di limone.
S. Alessio Siculo ha, inoltre, le sue leggende popolari. Per lo più si tratta di leggende plutoniche, ossia legate a “Truvature” o tesori nascosti sotto terra, originati dall’esistenza di grotte e di faglie formatesi al Capo S. Alessio per la millenaria erosione del mare e delle acque piovane. Anche l’attività piratesca di un tempo e la stessa ubicazione hanno contribuito alla formazione di dette leggende. Particolare e suggestiva la pesca delle costardelle che si pratica nel periodo estivo.
Gli elementi fondamentali dell’artigianato di S. Alessio sono due: la fantasia creativa e la componente artistica. E’ soprattutto diffuso il ricamo, il punto croce, imperniato su disegni di bellissima fattura. Le tradizioni artigianali di S.Alessio sono state a lungo basate sull’allevamento del baco da seta, dovuto alla estesa coltura dei gelsi. Molto diffuse erano anche le realizzazioni di barche, nasse, reti e di attrezzature varie legate alla pesca.