Chiara Cainero: altro oro olimpico a Castelbuono
La friulana, ma ormai anche lei siciliana d’adozione dopo il matrimonio con il marito Filippo originario di Enna, sarà premiata sabato 15 settembre nella festa in piazza Margherita che si svolgerà come tradizione alla vigilia del Giro podistico. Portacolori del Gruppo sportivo della Forestale, sarà tra le protagoniste della serata insieme ai vincitori del “Premio Giornalistico”.
Un’altra medaglia d’oro al Giro di Castelbuono. No, questa volta non stiamo parlando di un formidabile atleta magari keniano oppure etiope, bensì di Chiara Cainero, campionessa di tiro a volo specialità skeen, oro olimpico a Pechino 2008. La friulana, ma ormai anche lei siciliana d’adozione dopo il matrimonio con il marito Filippo originario di Enna, sarà premiata sabato 15 settembre nella festa in piazza Margherita che si svolgerà come tradizione alla vigilia del Giro podistico.
Portacolori del Gruppo sportivo della Forestale, sarà tra le protagoniste della serata insieme ai vincitori del “Premio Giornalistico”. La Cainero ha risposto presente agli organizzatori che hanno sempre un più un forte legame di amicizia con i “colleghi” della maratonina di Udine in programma domenica 23 settembre: “Vivo a Udine, ma sono spesso qui in Sicilia a Enna. Ho sentito parlare spesso di questa storica gara e non vedo l’ora domenica di potermela godere dal vivo – ci tiene a far sapere Chiara”.
Descrizione: Chiara Cainero premiata dal Presidente Napolitano. Tre Olimpiadi: Atene dove si è piazzata ottava, Pechino con l’oro al collo e la recente Londra con il quinto posto, 52 presenze in maglia azzurra, due titoli europei, vicecampionessa mondiale, diverse vittorie nelle prove di Coppa del Mondo, titoli italiani, Chiara è una grande campionessa nel suo sport: “Ma non sono una specialista dell’atletica anche se mi sto avvicinando sempre di più a questo mondo perché mio marito ha iniziato a correre e si sta appassionando. Pure io sempre più spesso esco a correre per completare al meglio la preparazione atletica necessaria al mio sport. Corro per scaricare la tensione, mi piace e mi fa star bene fisicamente. Pochi chilometri a ritmo tranquillo, ma mi rendo conto che serve molto. Le nostre gare sono, comunque, impegnative, spesso si sta in pedana anche sette, otto ore e la concentrazione può rimanere alta solo se si ha una buona preparazione fisica di base”.