Annullata la Maratona di New York

Definirsi INDIGNATI per quanto accaduto è molto riduttivo…SACRIFICI, PREPARAZIONE, PASSIONE calpestati da un sistema corrotto ma con una grande abilità di farsi scudo di coloro che, per colpa dell’uragano, hanno perso davvero tutto. Non si tratta solo di un danno che i cittadini provenienti da ogni parte del mondo hanno subìto a livello economico (sul quale sarebbe possibile eventualmente soprassedere), ma ciò che fa più rabbrividire è la beffa di cui sono stati oggetto 47.000 partecipanti, nonché amanti dello sport e dei suoi sani princìpi, quasi tutti sul posto a 36 ore dalla manifestazione. Non potrà mai esistere risarcimento DEGNO verso coloro che per la preparazione di questo evento tanto atteso hanno investito soprattutto la loro salute mentale la quale, d’innanzi a queste manovre condotte “in extremis”, non può far altro che crollare inesorabilmente. Bisogna ricordare che la componente psicologica di un runner non è assolutamente da sottovalutare. Il lavoro su di essa, parallelo a quello tecnico-sportivo svolto antecedentemente da ciascuno, è DECISIVO per riuscire a portare a termine un obiettivo in un luogo nel quale si arriva già stanchi fisicamente, e pertanto PREZIOSO. Per non parlare poi della rabbia che si alimenta sempre più negli animi dei cari di ogni partecipante che per mesi hanno condiviso e sostenuto ogni singolo momento volto all’organizzazione di una maratona di questo calibro. La delusione e l’amarezza lasciati da un contesto mosso probabilmente solo da interessi economici sono grandi…se solo questa decisione logica e ragionevole fosse stata comunicata nei giusti tempi, forse oggi non sarei qui a scrivere queste righe che poco importano o non si parlerebbe di quanto accaduto. Chissà, magari lo scorrere tempo affievolirà i sentimenti di milioni di cittadini…per il momento non ci resta altro che aspettare…un segnale, un conforto, una rivincita che forse però non arriverà mai.