Dominio keniano alla Turin Marathon
Nella ventiseiesima edizione, con oltre 4mila maratoneti al via, ha vinto, un pò a sorpresa, Patrick Terer che, al suo esordio nella specialità, ha chiuso la gara in 2h 10’34”, davanti ai connazionali Daniel Rono e Jackson Kirwa. Nella prova femminile trionfo di Sharon Cherop.
La ventiseiesima edizione della Turin Marathon si è rivelata ancora una volta un successo popolare: oltre 4mila i maratoneti al via, in 10mila per la Stratorino e migliaia di bambini e famiglie per la Junior Marathon. Per mezza giornata Torino si è messa le scarpe da ginnastica ai piedi e ha dato il via ad una festa dello sport a cielo aperto.
Molti top runner hanno scelto di sbarcare sotto la Mole dopo l’annullamento della maratona di New York, impreziosendo la gara. Dal punto di vista sportivo è stato un dominio keniano. Ha vinto, un po’ a sorpresa, Patrick Terer che, al suo esordio in maratona, ha chiuso la gara in 2h 10’34”, davanti ai connazionali Daniel Rono, 2 h 11′ 41″, e Jackson Kirwa (2h 13’29”). Stefano Scaini, primo tra gli italiani, è giunto settimo, con il nuovo primato personale di 2h 16’ 26”. Commovente l’arrivo del keniano Andrew Ben Kimtai che cade provato dalla fatica nell’ultimo chilometro; ha comunque concluso in nona posizione (2h 18’ 48”) atteso e festeggiato dal brasiliano Andrade, ottavo (2h 17’ 58”).
Nella gara femminile trionfo di Sharon Cherop. La keniana, vincitrice dell’ultima maratona di Boston, non ha deluso le aspettative della vigilia e si è imposta con l’ottimo crono di 2h 23′ 57″, che rappresenta anche il nuovo record della corsa. Seconda posizione per l’olandese ma keniana di origine Hilda Kibet (2h 25’46”), terza la piemontese Valeria Straneo che ha fermato il cronometro in 2h27’04”. Buona prova anche dell’altra azzurra Emma Quaglia che realizza il personale: 2h 28’15. “Sono molto contenta di aver corso in Italia – racconta l’alessandrina del Runner Team 99 – cosa che mi mancava da un pò; gli ultimi chilometri ero molto stanca, senza energie ma la testa mi ha consentito di andare avanti. Il tempo finale mi soddisfa comunque, anche se mi dispiace perchè non sono riuscita a reagire al calo finale. Tre maratone in un anno sono state tante adesso ho bisogno di staccare la spina, per due mesi assoluto riposo; quest’anno non farò la stagione di cross”.
I MESSINESI – Da segnalare la partecipazione di Giovanni Tripodi della Podistica Messina che ha concluso le fatiche in 3 h 24’ 21”, chiudendo 833esimo, del compagno di squadra Giuseppe Menichini (3h 27’ 22”), di Salvatore Di Bella (Indomita Torregrotta, 3h 38’ 03”), Laura Trifilò (Podistica Capo d’Orlando, 4h 57’ 52”) e Carlo Crupi (Marathon Club Taormina, 4h 50’ 45”).
Foto tratta dal sito ufficiale turinmarathon.it