2012 anno senza precedenti per i maratoneti
In molte delle maratone internazionali di primo piano, e spesso in quelle meno rinomate, sono stati stabiliti i nuovi primati delle corse. Non sono arrivati i record mondiali, ma il livellamento in alto delle prestazioni-top è stato dirompente. E’ indicativo sapere che 2h08’32”, crono di tutto rispetto molto vicino alla migliore prestazione italiana (Stefano Baldini – 2h07’22”), è stato il centesimo riscontro cronometrico di questa incredibile annata.
I tempi delle maratone continuano a migliorare anno dopo anno. E’ indicativo sapere che il 2h08’32”, crono di tutto rispetto molto vicino alla migliore prestazione italiana mai realizzata (Stefano Baldini – 2h07’22”), è stato il centesimo riscontro cronometrico di questa incredibile annata. In molte delle maratone internazionali di primo piano, e spesso in quelle meno rinomate, sono stati stabiliti i nuovi primati delle corse. Non sono arrivati i record mondiali, ma il livellamento in alto delle prestazioni-top è stato dirompente.
I numeri dicono che in tutti i “segmenti” cronometrici presi a riferimento in uno studio dell’esperto giapponese Nakamura (da 2h05′ a 2h11′ per gli uomini, da 2h20′ a 2h30″ per le donne), la densità degli atleti capaci di correre al di sotto dei tempi in questione è stata la più alta della storia. In alcuni casi, rispetto a due stagioni fa, il numero dei top-runner sotto tali prestazioni cronometriche è raddoppiato se non triplicato. Per quanto relativo alla profondità delle prestazioni, i dati in possesso aggiornati dopo le maratone di Fukuoka e Shanghai permettono di aggiungere che ben 50 uomini si sono espressi sotto le 2h07’30” nel 2012. Similare discorso anche tra le donne: sotto le 2h25’30” sono scese ben cinquanta maratonete, mentre la centesima atleta del mondo ha corso in 2h28’03”. In tutti i casi, una densità di performers su prestazioni-top mai registrata in precedenza. Africa senza rivali: mentre al femminile una atleta orientale ha trovato in coda alle prime venti posizioni della stagione, occupate da kenyane e etiopi, tra gli uomini il duopolio Kenia-Etiopia è assoluto.
Un miglioramento così generalizzato può anche destare qualche sospetto, ma in mancanza di prove non si può che applaudire questi atleti sempre più performanti.