Con le scarpe nuove non si corre meglio
Gli scienziati danesi smentiscono, così, la convinzione che, per correre scongiurando dolori o traumi, sia indispensabile cambiare frequentemente le scarpe e perfino che le scarpe “tecniche”, cioè progettate sul controllo del movimento, con plantari anatomici e suole ammortizzate, siano utili a prevenire danni ossei o alla muscolatura dovuti al cattivo appoggio dei piedi.
Per correre bene è consigliabile usare delle scarpe vecchie e poco costose. Gli scienziati danesi smentiscono la convinzione che, per correre scongiurando dolori o traumi, sia indispensabile cambiare frequentemente le scarpe e perfino che le scarpe “tecniche”, cioè progettate sul controllo del movimento, con plantari anatomici e suole ammortizzate, siano utili a prevenire danni ossei o alla muscolatura dovuti al cattivo appoggio dei piedi. “La scelta delle scarpe è ritenuta fondamentale per gli amanti della corsa, ma molti studi dimostrano il contrario” spiega Jacob Schelde, della clinica di medicina del lavoro all’Odense University Hospital, Slagelse Sygehus in Danimarca, autore di una review dedicata al vero ad al falso sulle scarpe da running, pubblicata sul bollettino medico danese, Ugeskrift for laeger.
Non cala la capacità delle vecchie scarpe di assorbire gli shock. “Generalmente si raccomanda di cambiare le scarpe almeno ogni 6-12 mesi perché diminuisce la capacità della suola di assorbire gli shock, ma diverse ricerche dimostrano che, dopo molte settimane di uso, le scarpe attutiscono gli urti meglio di quando sono nuove e che le capacità delle suole non cambiano neanche dopo 320-800 km o dopo 175 settimane di uso. Un’altra raccomandazione comune è di scegliere le scarpe in base alla forma e all’impronta dei piedi per evitare la comparsa di disturbi legati alla cattiva pronazione. Ma le scarpe non fanno la differenza, come dimostrano 3 differenti studi randomizzati condotti su oltre 7.000 soldati dove è stato dimostrato che non c’è differenza e perfino che quelli che si allenavano con scarpe progettate sulla forma del piede hanno avuto più traumi.
Anche una ricerca condotta su 81 donne che si allenavano per la mezza maratona ha concluso che l’uso di scarpe progettate secondo il controllo del movimento aumenta la comparsa del dolore durante gli allenamenti”. Sul tema commenta Sergio Lupo, specialista in medicina dello sport a Roma. “Nella corsa la spesa maggiore è affrontata per l’acquisto delle scarpe, che raggiungono anche i 300 euro il paio, ma in realtà non incidono sulla prevenzione dei disturbi. Sono, invece, fondamentali il peso corporeo, il terreno su cui si corre ed il tono muscolare delle gambe e delle cosce. Infine sono indispensabili buone capacità e molta attenzione per attutire storte e inciampi”.
Articolo tratto dal sito www.tiscali.it