Correre bene, ma con quale scarpa?
La scelta delle scarpe rappresenta per un podista un momento particolare e non sempre facile da gestire. Le calzature da running, infatti, sono lo strumento più importante per n atleta e il loro acquisto necessita di particolare attenzione.
La scelta delle scarpe rappresenta per un podista un momento particolare e non sempre facile da gestire. Le calzature da running, infatti, sono lo strumento più importante per un atleta e il loro acquisto necessita di particolare attenzione. Non sempre si fa la scelta giusta anche se, negli ultimi anni, l’avvento di internet e di riviste sempre più specializzate ha fatto sì che anche l’amatore alle prime armi sia in possesso di informazioni aggiornate che aiutano a capire che tipologia di scarpa acquistare senza incorrere in scelte sbagliate e quindi economicamente svantaggiose. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
In commercio esistono diverse categorie di scarpe da running che si differenziano in relazione alle varie necessità. Per coloro i quali si limitano a corricchiare e praticano quindi il famoso jogging o addirittura il walking, cioè la camminata veloce, sono state create scarpe molto semplici e anche di poco costo che garantiscono un minimo di comodità senza particolari accorgimenti tecnici. Per chi, invece, gareggia su pista o pratica la marcia, esistono scarpe altamente specialistiche che si differenziano, come caratteristiche, in relazione alla specialità praticata (corsa, ostacoli, salti, lanci) e che comunque rientrano in un gruppo di calzature altamente tecniche e performanti.
Passando alle scarpe da running propriamente dette, come già chiarito, si distinguono in varie categorie.
Le “superleggere”, categoria A1, sono scarpe utilizzate per gare su strada o allenamenti veloci su pista (medio, corto veloce, ripetute), hanno un peso ridotto (anche al di sotto dei 200 grammi), sono poco protettive e con una capacità di controllo dell’appoggio ridotta, riservate ad atleti che tengono sia in gara che in allenamento ritmi particolarmente elevati e che hanno un appoggio esente da difetti oltre che ottime capacità muscolari e peso corporeo non elevato. Sono calzature altamente performanti.
Le “intermedie”, categoria A2, sono utilizzate per allenamenti veloci o anche per gara, soprattutto da atleti un po’ più pesanti o che gradiscono maggiore protezione nella corsa. Di peso leggermente superiore ai 200 grammi, sono consigliate soprattutto a chi, avendo problemi di peso o di appoggio, non può utilizzare le A1. Anche questa categoria è riservata alla prestazione agonistica.
Le “massimo ammortizzamento”, categoria A3 o scarpe neutre, sono le classiche scarpe da allenamento. Di peso di poco sotto o superiore ai 200 grammi fino a superare i 300, sono utilizzate dai podisti di qualsiasi livello purchè senza alterazioni dell’appoggio e senza particolari problemi di peso corporeo. Come suggerisce lo stesso nome, hanno una notevole capacità ammortizzante garantita da sistemi sempre più all’avanguardia cui le varie case produttrici hanno dato nomi diversi. Nulla vieta che, soprattutto per quanto riguarda gli amatori o ancora di più i simpatici tapascioni, vengano utilizzate anche per le gare.
Infine, le “stabili”, categoria A4, sono le calzature, anch’esse riservate principalmente all’allenamento, consigliate a chi ha un peso corporeo notevole e/o particolari problemi di appoggio (iperpronazione e altro). Possono avere un peso anche di molto superiore ai 300 grammi. Sono dotate di particolari sistemi di controllo dell’appoggio, per lo più nella zona dell’arco plantare.
Il quadro potrebbe sembrare alquanto complesso ma in realtà basta solo aggiornarsi, conoscere bene le proprie caratteristiche di runner e, soprattutto, farsi consigliare dai negozi specializzati in alcuni dei quali sarà anche possibile far valutare l’appoggio del piede al fine di rispondere, nella maniera più corretta possibile, alle necessità di ciascun podista.
Buoni acquisti, quindi, e, soprattutto, buona corsa!