Focus sui top runners della RomaOstia
La prima cosa che incuriosì giornalisti ed ospiti presenti all’arrivo dell’edizione 2012 fu che il vincitore Philemon Kimeli Limo era assolutamente insoddisfatto per il riscontro cronometrico centrato. Quanti podisti si sono trovati nella situazione di ottenere uno splendido risultato ma non essere soddisfatti della loro performance? Sicuramente tanti.
La prima cosa che incuriosì giornalisti ed ospiti presenti all’arrivo dell’edizione 2012 della RomaOstia fu che il vincitore Philemon Kimeli Limo era assolutamente insoddisfatto per il riscontro cronometrico centrato. Quanti podisti si sono trovati nella situazione di ottenere uno splendido risultato ma non essere soddisfatti della loro performance? Sicuramente tanti. E tanti sanno che non c’è miglior cura che tornare a sfidare se stessi sullo stesso tracciato e magari contro una concorrenza ancora più qualificata. Così sarà per il keniano Limo che tornerà al via per la seconda volta e ancora accompagnato dal fedele fratello minore Kiprop Limo. Quello stesso che lo scorso anno fu terzo al traguardo a poco meno di 30 secondi di distacco, nonostante avesse in programma di fermarsi giunto a metà gara ottemperando al suo compito di lepre. È ancora molto grezzo il gesto tecnico del giovane Kiprop, nato nel 1993, ma gli esperti sono pronti a scommettere su di lui e sul supporto che potrà dare al fratellone Philemon, nato nel 1985, in quella che si prospetta una sfida spettacolare contro il campione del mondo 2010 Wilson Kiprop.
L’iridato di mezza maratona 2010, è l’atleta con il miglior tempo di accredito: il suo 59’15’’ contro il 59’32’’ di Philemon Kimeli Limo non lasciano spazio a previsioni di tattica ma fanno solo ipotizzare una gara tirata contro il cronometro che potrebbe concludersi con una prestazione storica, se le condizioni meteo saranno favorevoli agli atleti. Wilson Kiprop ha una storia molto bella da raccontare. Dietro ai suoi primati favolosi, dietro ad un palmares di primo livello, c’è la vita di un atleta professionista che oltre a sudare le sue vittorie si è costruito una vita partendo da zero. I suoi genitori divorziano quando lui è molto piccolo, il padre si allontana dalla famiglia e lui non riesce a completare gli studi perché costretto a cercarsi un lavoro. Ma, in quei pochi anni di scuola, scopre la corsa per percorrere velocemente i chilometri che lo separano da quella che era la sua casa. Poi si trasferisce a Eldoret per iniziare a lavorare. Sveglia alle 5 per l’allenamento e alle 8 è pronto per affrontare una lunga giornata di fatica tra un azienda di artigianato e un cantiere edile, fino alla sera quando lo aspetta un nuovo allenamento. Un vero podista che si scopre professionista appena ventenne.
Ritrovatosi disoccupato, riceve l’invito di rimanere ad allenarsi a Eldoret insieme a tanti campioni e a non tornare nella sua casa natale a Soi. Poco dopo arriva l’invito a correre una gara di diecimila metri a Kimusu dove il giovane Wilson arriva nono da esordiente e si ritrova pubblicizzato su tutti i giornali del Kenya, ma soprattutto si ritrova in tasca il suo primo premio in denaro. Da Eldoret si trasferisce a Nairobi, non partecipa a gare di alto livello e i suoi introiti e la sua disponibilità economica sono molto bassi e commisurati all’attività a cui partecipa. È verso la fine del 2007 che al Tuskys Wareng Cross Country meeting incontra il manager e attuale responsabile degli elite runners della RomaOstia Gianni De Madonna. Da quel giorno, De Madonna diventerà il suo mecenate consentendogli di esprimere tutto il suo incredibile talento e di vivere una carriera da atleta professionista di altissimo livello. Nel suo palmares, oltre al titolo mondiale 2010 di mezzamaratona, c’è una vittoria alla maratona di Parigi, diversi titoli nazionali in Kenya sui 10000 metri, un titolo ai campionati africani sempre sui 10000 e la vittoria delle prestigiose mezzemaratone di Berlino e Lille.
Spostando le attenzioni sulla gara femminile, che l’anno scorso è stata la mezzamaratona in rosa più veloce dell’anno, leadership determinata sommando i crono delle prime cinque atlete giunte al traguardo, il pronostico per questa edizione è ancora assolutamente ottimistico e potrebbe confermare la RomaOstia su uno dei gradini più alto di questo podio eccellente. Ci saranno al via Agnes Kiprop, che lo scorso anno fu seconda con il suo personale di 1h07’22, la esperta Lydia Cheromei, classe 1977, già vice campionessa mondiale di mezzamaratona nel 2004 e con un personale di un solo secondo peggiore della precedente avversaria, HiIde Kibet, l’olandese di origine africana vincitrice della maratona di Torino 2012 e con un personale sulla mezza di 1h08’40’’. Per quanto riguarda i colori azzurri è confermato al via il campione d’Italia uscente di mezzamaratona, titolo vinto proprio alla RomaOstia 2012, Stefano La Rosa (CS Carabinieri), la portacolori delle Fiamme Gialle Rosalba Console (nella foto a destra) l’altro carabiniere Denis Curzi, il poliziotto esordiente in mezzamaratona Simone Gariboldi, il campione d’Italia 2010 di hand-bike Mauro Cratassa e il maratoneta paralimpico Alessandro Di Lello che cercherà di ottenere il primato italiano sulla mezzamaratona per la classe T46. La presentazione ufficiale degli elite runners Adidas si svolgerà sabato 2 marzo alle ore 12 presso l’Hotel Sheraton di viale del Pattinaggio 100 a due passi dal Salone delle Fontane dove da giovedì 28 febbraio sarà aperta Casa RomaOstia.
Articolo tratto dal sito www.romaostia.it