Inaugurata la statua “Fiore della Memoria e della Speranza”
Collocata in Piazza Darsena il monumento del maestro Jovan Vulic in ricordo dell’ing. Luigi Costa e delle altre 36 vittime del 1° ottobre 2009
In Piazza Darsena è stata inaugurato il monumento commemorativo dal titolo: “Fiore della Memoria e della Speranza” in ricordo dell’ing. Luigi Costa e della altre 36 vittime del 1° ottobre 2009. La statua è stata realizzata dal Rotaract Club Messina e alle cospicue donazioni di alcuni imprenditori di Messina e Provincia: Costruzione Edili Spiccia di Brolo, Tricoli Marmi di San Piero Patti e dall’Impresa Pellicanò di Mili Marina, ed è un’opera in bronzo del maestro Jovan Vulic. Il progetto è stato iniziato nel 2009 e ha visto la partecipazione di molte persone sensibili alla terribile tragedia che ha colpito la nostra città ed in particolare le famiglie i cui cari hanno perso la vita. All’inaugurazione hanno preso parte molte persone fra cui il presidente del consiglio comunale Pippo Previti che ha preso la parola durante la presentazione dell’opera. Successivamente il maestro Vulic ha spiegato la sua opera: “Ho avuto grande soddisfazione nel realizzare un’opera d’arte da dedicare alla memoria dell’ing. Luigi Costa: un fiore stilizzato che nasce dal fango infernale che spezzò diverse vite, dove il giovane Luigi Costa rimase vittima cercando di salvarle. Quel fiore elegante, con quel gambo allungato, dà l’idea di un fiore appena sbocciato. Il gambo proteso verso l’alto, con i suoi petali che tendono ad aprirsi come braccia verso il cielo, è simbolo di chi ama e desidera vivere la vita. Tra loro, appena accennato, un grappolo di frutto vuole significare le prime esperienze di vita di Luigi. Nel punto dove cominciano a svilupparsi i petali c’è una lieve incisione molto discreta, ma piena di significato. Il fiore è realizzato in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa; la parte più esterna patinata dà una nota di classico e di eternità, mentre quella interna, con i petali più lucidi per catturare i raggi del sole che cadono, dà un effetto di vita e movimento che vibra e pulsa verso quanti la osservano. Non ho voluto rappresentare tale tragedia con un’immagine troppo impressionante e toccante, ma ho voluto che l’opera fosse, per chi la osserva, un simbolo di fierezza e di rispetto per l’ing. Luigi Costa, che rimarrà come esempio per la nostra e le future generazioni”. Importante è anche la targa della statua che richiama inizialmente una citazione latina di Terenzio in Seneca: “Homo sum, umani nihil a me alienum puto” la quale sottolinea la profonda umanità del nostro caro concittadino, e continua: “A perenne memoria dell’eroico sacrificio di Luigi Costa che ha dato la vita per salvare altri nella tremenda alluvione del 1° ottobre 2009 nel territorio di Giampilieri e Scaletta Zanclea”. In conclusione alla targa viene citato il Vangelo secondo Giovanni 15,12-13: “Non c’è amore più grande che dare la vita per i fratelli”. L’opera, adesso esposta in Piazza Darsena, rappresenterà uno spazio importante in cui tutti gli abitanti della città in riva allo stretto si potranno fermare e soffermare per non dimenticare. Pietro Fazio (fazio.pietro@alice.it)