Storia e tradizioni di Riposto
Il Comune, di circa 14.000 abitanti, sorge sul mar Ionio, sulla costa che va da Catania a Messina, e rappresenta uno dei più storici e caratteristici paesi marinari dell’area jonico-etnea.
Il nome Riposto, secondo accurati studi storici, deriva dalla vocazione commerciale della zona, che aveva fatto sorgere un luogo attrezzato quale deposito (per “riporre”) per le botti e le merci da spedire via mare. La storia di Riposto ha avuto nel suo rapporto con il mare il principale fattore di sviluppo, anche se, dal punto di vista demografico, le sue fortune furono legate alla nascita e allo sviluppo della Contea di Mascali.
L’inizio del XIX secolo fece registrare un periodo di grande tensione: gli abitanti di Giarre, appoggiandosi anche alle aspirazioni espresse da Riposto, chiesero di potersi staccare da Mascali. Dopo anni di lotte il 17 aprile 1841 il re concesse l’autonomia di Riposto e il 1 gennaio 1842 venne eletto primo sindaco di Riposto, Don Rosario Grassi Bonanno che verrà confermato nell’alta carica anche nel triennio 1 gennaio 1846 – dicembre 1848. Riposto, poi, visse con entusiasmo l’epopea garibaldina e l’entusiasmo popolare fu massimo durante la spedizione detta di “Gazzi e Contessa” del 22 agosto 1860, quando cinque imbarcazioni della Marina Ripostese trasportarono parte delle truppe del generale garibaldino Sirtori dalla Sicilia in Calabria, sfuggendo alla flotta borbonica che incrociava nelle acque vicine. Riposto partecipò all’impresa garibaldina anche con grossi sforzi finanziari.
In questo periodo vennero anche avviate le costruzioni di numerose ed importanti opere pubbliche. La chiesa di S. Pietro, iniziata nel 1808, aperta al culto nel 1818, completata nel 1865, venne eretta a parrocchia nel 1869. Nel 1895 si otteneva dalla Sacra Congregazione dei Riti la conferma dell’elezione di S. Pietro Apostolo a Patrono di Riposto e nel 1967 veniva insignita del titolo di “Basilica Minore Pontificia”. Al suo interno, nelle cappelle laterali, sono esposte numerose tele di illustri pittori siciliani del Settecento e dell’Ottocento. La facciata, in pietra bianca di Comiso, è ispirata alla Basilica di San Giovanni in Laterano, e all’interno sono custoditi un organo a canne francese di fine ’800 e un pulpito di scuola siciliana. Quindi la costruzione dell’Orfanotrofio dell’Addolorata, voluto dal sacerdote don Francesco Granata (1814-1901) e della Chiesa del Carmine, richiesta sin dall’agosto del 1853 dalla nobile signora Rosaria Pasini, devota della Madonna della Mercede, all’allora Sindaco di Riposto G. Fichera. Il sindaco rispose positivamente nel 1863, così i figli della signora Rosaria; Stefano e Biagio Pasini dei Baroni di Malroveto donarono la loro cantina sita nel quartiere “Scaricello”, che nel 1868 fu demolita per costruire la nuova chiesa intitolata alla Madonna del Carmine. I Ripostesi sentirono il bisogno d’istituire nella loro città un piccolo ospedale per i malati più gravi; infatti il 28 luglio 1848 Suor Maria Gesù Crocifissa e Suor Maria Gesù Musumeci donarono alcune loro case al sacerdote ripostese Rosario Scandurra che doveva usarle per “Ospedaletto”. Il piccolo Ospedale divenne Ospedale Civile per merito di Mons. Rosario Calì (1862-1887). Alla fine del secolo XIX si verificò il boom economico di Riposto.
Riposto (Ripostu in siciliano, che significa “ripostiglio” o “cantina”) è oggi un comune di circa 14.000 abitanti della provincia di Catania. Sorge sul mar Ionio, sulla costa che va da Catania a Messina, e rappresenta uno dei più storici e caratteristici paesi marinari dell’area jonico-etnea. Il suo territorio, situato ai piedi dell’Etna e a circa metà strada tra Acireale e Taormina, si estende per una superficie di 12,88 Kmq . Protagonista del luogo, oltre al mare, è senz’altro l’Etna, il maggiore vulcano attivo d’Europa. E’ praticamente congiunta alla cittadina di Giarre, con cui condivide anche la stazione ferroviaria. Possiede un grande e moderno porto turistico denominato “Marina di Riposto” o “Porto dell’Etna” per la sua posizione. La città è servita da un porto turistico moderno, dalle Ferrovie dello Stato e dalla Ferrovia Circumetnea. L’Aeroporto di Catania-Fontanarossa è a circa 30 km ed è facilmente raggiungibile a mezzo dell’autostrada Messina-Catania.
La stagione più viva, da un punto di vista culturale, è l’estate. Da segnalare la rassegna di musica “Musiche Migranti” che vede esibirsi gruppi provenienti da tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo e “l’Atelier Internazionale della Musica” che nasce a Riposto nel 1999 e da Riposto si sviluppa quale manifestazione concertistica regionale in 20 Comuni della Sicilia.
Come arrivare a Riposto
IN TRENO
Stazione ferroviaria di GIARRE – RIPOSTO
IN AEREO
Scalo: aereoporto FONTANAROSSA CATANIA (30km da Riposto)
IN AUTO
Autostrada A18 Catania – Messina, uscita: Giarre
Strada statale 114 Catania – Messina