Maratona di Boston, due esplosioni all’arrivo
Tre le vittime accertate. Decine i feriti, dicono i media americani. Ma si teme che il bilancio si ancora più grave. Anche a causa della calca provocata dalla gente in preda al panico che fuggiva da ogni parte. Subito i media americani hanno pronunciato la parola che nessuno avrebbe voluto sentire: attentato.
Panico e terrore all’arrivo della storica maratona di Boston, la più antica del mondo dopo quella di Atene. Due esplosioni si sono susseguite a una ventina di secondi di distanza l’una dall’altra nei pressi della linea d’arrivo. Tre le vittime accertate. Decine i feriti, dicono i media americani. Ma si teme che il bilancio si ancora più grave. Anche a causa della calca provocata dalla gente in preda al panico che fuggiva da ogni parte. Subito i media americani hanno pronunciato la parola che nessuno avrebbe voluto sentire: attentato. Non è ancora certo, però, che le esplosioni siano state provocate da due ordigni. Quello che è certo è il panico scatenato tra la folla e le “macchie di sangue sui marciapiedi di Boylston street”. Stando alle prime notizie che arrivano da Boston, sono decine i feriti. Molti anche gravi. Molte persone sono state trasferite negli ospedali. La polizia conferma le notizie, anche senza poter ancora chiarire la natura della doppia esplosione.
Il palco del pubblico all’arrivo è stato subito evacuato. Decine di ambulanze sfrecciano nella zona a sirene spiegate. L’intera area dell’arrivo della celebre maratona di Boston è stata chiusa ed è ora presidiata dalla polizia. Alcune fonti parlano addirittura di una terza esplosione, non confermata. Le scene trasmesse dalla Tv mostrano decine di corpi a terra. La prima esplosione è avvenuta circa tre ore dopo che il vincitore della maratona ha tagliato il traguardo, e poco dopo c’è stata la seconda esplosione.
Una reporter di una tv locale del New England vicina al luogo dell’esplosione ha visto una delle vittime che ha perso entrambe le gambe. “Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell’esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto”, ha detto Jackie Bruno della Necn. Quella di quest’anno era la 117esima edizione della maratona di Boston. Finita nel sangue. L’ultimo miglio della maratona era dedicato ai sopravvissuti della strage nella scuola di Newtown, nel Connecticut, la tragedia che ha sconvolto gli Stati Uniti, rilanciando il dibattito sul controllo delle armi. Massima allerta anche a New York: secondo i media americani, sono già stati dispiegate le forze dell’ordine nei punti nevralgici della Grande Mela. Nel timore di attentati. Lo spazio aereo su Boston è stato chiuso al traffico. Una decisione che ha ripercussione anche sui voli attorno a New York. Chiusa anche la zona attorno alla Casa Bianca.
Articolo tratto dal sito www.oggi.it