Ripitturiamo con la nanotecnologia
Ormai la nanotecnologia rappresenta la scienza che meglio si presta nell’impiego dei materiali per il ripristino delle nostre abitazioni
Ormai la nanotecnologia rappresenta la scienza che meglio si presta nell’impiego dei materiali per il ripristino delle nostre abitazioni (come ad esempio le microsfere ceramiche nelle pitture termoisolanti). La nanotecnologia si occupa della creazione e dell’impiego di materiali e dispositivi compresi tra 1 e 100 nanometri. Nel settore delle vernici la nanotecnologia permette di realizzare strati di prodotto più sottili con un’efficacia cinque volte maggiore rispetto ai materiali tradizionali.
In sostanza un’idropittura a nanotecnologia, a base di micro emulsioni acriliche, è in grado di conferire proprietà consolidanti in grado di aderire perfettamente su vecchie verniciature senza l’ausilio di fissativi, e dunque aderire perfettamente su tutte le pareti grazie ad un elevato coefficiente di penetrazione nello strato esistente. Di conseguenza risulta determinante nei casi di parete sfarinanti, in quanto l’applicazione diretta ci consente di eliminare le attese derivanti dalle fasi intermedie. Inoltre le sue caratteristiche polivalenti ne consentono l’applicazione diretta su svariate superfici come il gesso, il cartongesso e ovviamente le pareti tradizionali. Un’altra caratteristica fondamentale della pittura a nanotecnologia è l’effetto prettamente opaco che garantisce un’ottima copertura anche con una mano (sia bianco che colorato), ma anche consente di eliminare le imperfezioni delle pareti e lasciare le superfici uniformi ed omogenee. Da quanto detto si evince come l’utilizzo della nanotecnologia rappresenta un importante strumento per risolvere, con semplici passaggi, problemi di ristrutturazione che invece richiederebbero più fasi di lavoro, ottenendo ottimi risultati finali. di Pietro Fazio (per ulteriori informazioni fazio.pietro@alice.it)