Bertuccio protagonista alla Nove Colli Running
L’atleta della Fidippide ha percorso i 202,4 km della prova estrema di Cesenatico in in 28 ore, 21 minuti e 3 secondi, giungendo al traguardo in 33esima posizione. “E’ stato per me un punto d’arrivo correre questo tipo di gara. Bellissima soprattutto la solidarietà tra colleghi”.
Ha vissuto l’esperienza unica della Nove Colli Running, riuscendo a completare con un lusinghiero tempo una delle gare più estreme del panorama podistico italiano. Il messinese Alberto Bertuccio della Fidippide, società cui è stato sempre legato sin dagli inizi, si è piazzato 33esimo nella sedicesima edizione dell’appuntamento svoltosi a Cesenatico sull’incredibile distanza dei 202,4 km (“di sofferenza e soddisfazione” come recita lo slogan), con i primi 21,5 da affrontare in gruppo per poi proseguire liberamente. Il percorso, tra mare ed entroterra, rappresenta per gli atleti una sfida assai impegnativa lungo il territorio romagnolo. In 126 al via, una sessantina i classificati. A prevalere è stato Daniele Palladino che ha stabilito il record maschile in 17:52:55, staccando nettamente Marco Bonfiglio, secondo in 20:23:15 e il tedesco Guenter Marhold, terzo in 21:42:17. Prima delle donne, invece, Antonietta Ferrara (25:42:20).
Bertuccio, classe 1967, ha chiuso in 28 ore, 21 minuti e 3 secondi. “Da quando faccio atletica – spiega – ho sempre disputato gare in crescendo, dalla Mezza Maratona alla Maratona, fino ad arrivare a prove sempre più estreme”. Nel 2008 partecipò alla Super Maratona dell’Etna di 43 km, conclusa in 6.43.24, mentre l’anno successivo all’EcoMaratona della Madonie, terminata in 6.12.33. Nel 2010, quindi, i 100 km del Passatore con il tempo di 11:12:13. Nel 2011 è stato ai nastri di partenza della Marathon Trail del Lago di Como di 102 km, corsa in 22:30:15. Nel 2012 ha affrontato la Seregno 100 km World Championship (10:16:29), quindi nuovamente l’Ecomaratona delle Madonie (6:09:22) e la SuperMaratona dell’Etna (6:43:36).
La Nove Colli Running, però, lo ha fatto spingere oltre ogni limite. “E’ stato per me un punto d’arrivo correre questo tipo di gara. Ho vissuto emozioni del tutto particolari, soprattutto per la contemporaneità della Nove Colli di ciclismo. Il percorso e l’organizzazione sono stati perfetti, ma voglio sottolineare soprattutto la solidarietà tra “colleghi”, perché ci si fermava a consolare chi non riusciva ad andare avanti e doveva ritirarsi. Bellissimi gli incoraggiamenti da parte dei ciclisti che interrompevano la volata per gridare il nome scritto sulla maglietta degli atleti e davano acqua e barrette ai concorrenti”. Tra questi anche dei campioni olimpionici come Yuri Chechi e Antonio Rossi.
“Non è stato comunque tutto positivo – ha aggiunto Bertuccio – perché mi sono ritrovato a correre con chi è davvero fanatico e pensava già a rifarla l’anno prossimo. Non sono dello stesso avviso e non mi piace ripetere le stesse gare. Sono soddisfatto del tempo stabilito, sebbene la pressione per dover completare la prova nel limite delle 30 ore previsto dal regolamento abbia comunque inciso, togliendo inevitabilmente tranquillità. Adesso ho ripreso ad allenarmi da qualche giorno. In questi casi occorre riprendersi più mentalmente che fisicamente. Mi attendono delle gare intermedie (Pistoia Abetone, 50 km di Romagna, Giro del lago Trasimeno) che in questo periodo avevo tralasciato”.