Diabete e corsa: un binomio possibile
Fino ad alcuni anni fa, parlare di attività fisica più o meno intensa per soggetti affetti da diabete era considerata una pazzia ed ancora di più parlare di attività agonistica. Oggi, praticamente tutti gli studi di settore sono concordi nell’affermare che adeguati programmi di attività fisica sono utili a chi è affetto da questa patologia.
Fino ad alcuni anni fa, parlare di attività fisica più o meno intensa per soggetti affetti da diabete era considerata una pazzia ed ancora di più parlare di attività agonistica. Oggi, praticamente tutti gli studi di settore sono concordi nell’affermare che adeguati programmi di attività fisica sono utili a chi è affetto da questa patologia.
Il diabete mellito è una sindrome caratterizzata da carenza di insulina, un ormone con azione ipoglicemizzante, causata dalla distruzione delle cellule β del pancreas, che la producono, o da produzione di insulina incapace di svolgere la propria funzione. A questa problematica se ne associano, conseguentemente, molte altre (ed è per questo che si parla di sindrome) come microangiopatie, neuropatie, ipertensione arteriosa, problemi cardiaci. Esistono due forme di diabete: quello di tipo I o giovanile, malattia multifattoriale o spesso non riconducibile a cause specifiche, e quello di tipo II, caratterizzato da insulino-resistenza, che si manifesta, in genere, in età media o avanzata.
Come già detto, in passato, le problematiche correlate con questa sindrome sembravano non sposarsi con la pratica di qualsiasi attività fisica soprattutto di tipo agonistico. Destò, infatti, molto clamore il fatto che un ciclista professionista, partecipante al Tour de France, avesse dichiarato di essere diabetico: sembrava impossibile. In realtà, si è potuto constatare che fare esercizio fisico può essere di aiuto nel combattere le problematiche correlate con il diabete. E’ tuttavia opportuno seguire alcune semplici indicazioni:
– praticare sport sempre in compagnia di persone che sono a conoscenza della problematica;
– modulare i dosaggi di insulina esogena in vista degli allenamenti (l’attività fisica ha un’azione ipoglicemizzante che sommata a quella dell’insulina potrebbe portare a forte ipoglicemia con conseguente perdita di coscienza);
– portare con sé, sempre, spuntini glucidici da utilizzare in caso di ipoglicemia;
– somministrare l’insulina in zone lontane dai distretti muscolari che si utilizzeranno principalmente durante l’attività fisica;
– scegliere accuratamente le calzature sportive da usare (ne esistono in commercio specifiche per i diabetici);
– seguire un programma di allenamento sotto la supervisione di personale esperto, dosando adeguatamente gli sforzi (l’attività fisica è utile purchè somministrata nelle giuste dosi e con la giusta intensità e frequenza, quasi come un farmaco).
L’attività aerobica, poi, è quella maggiormente consigliata e, quindi, anche la corsa di resistenza, che aerobica è, può essere tranquillamente praticata. La pratica agonistica richiede maggiori precauzioni ma non è impossibile. Basti pensare al fatto che negli ultimi anni vengono disputati i Campionati Italiani riservati ai diabetici. Diabete e corsa, dunque, sono un binomio possibile.