Messinesi in luce ai Campionati Individuali Master
I sette atleti peloritani in gara ad Orvieto hanno conquistato, infatti, altrettante medaglie nella rassegna tricolore che assegnava i titoli italiani over 35. Sole splendente, cielo sereno, termometro che ha toccato i 30 gradi ed un pubblico entusiasta hanno fatto da ideale cornice all’importante manifestazione, nella quale i rappresentanti dell’Atletica Villafranca hanno recitato un ruolo da protagonisti.
E’ positivo il bilancio messinese ai Campionati Individuali Master Fidal di Orvieto. I sette atleti peloritani in gara hanno conquistato, infatti, altrettante medaglie nella rassegna tricolore che assegnava i titoli italiani over 35. Alla fine di un’appassionante tre giorni d’atletica ben 23 i record battuti e notevole è stata la partecipazione da tutte le regioni della Penisola. Sole splendente, cielo sereno, termometro che ha toccato i 30 gradi ed un pubblico entusiasta hanno fatto da ideale cornice all’importante manifestazione, nella quale i rappresentanti dell’Atletica Villafranca hanno recitato un ruolo da protagonisti, salendo sei volte sul podio nelle varie categorie d’appartenenza.
Francesco Longo (M40) si è classificato secondo nel peso con la misura di 13.31 metri, mentre è giunto terzo sia nel martello che nel disco. Doppio bronzo, invece, per il velocista Lucio Gilotti (M35, nella foto in alto) , autore di ottime prestazioni cronometriche nei 200 e 400 metri, chiusi rispettivamente in 23”63 e 51”58. Gradino più basso del podio anche per Mauro Cavallaro (M50) nei 100 ostacoli, completati con il tempo 17”12, quarto, inoltre, nel lungo. Si è comportato egregiamente per i tirrenici del presidente Franco Ripa pure Salvatore Saraò, quinto nei 200 e settimo nei 100 degli M45. A completare il ricco bottino il bronzo di Nunzio Laganà (nella foto a destra) dell’Indomita Torregrotta nel disco M45 con un lancio da 34.41 metri. Piazzamenti lusinghieri per il suo compagno di squadra Alessandro Maniscalco, quinto e ottavo nei 100 e 200 metri. Ventesimo, infine, Angelo Aliberti negli 800.