Doppietta keniana a New York, quinta la Straneo
Giunta alla 43esima edizione, la maratona più famosa al mondo ha visto l’entusiastica partecipazione di circa 48 mila corridori tra atleti professionisti e amatori. Gli appassionati non si sono lasciati intimorire dalla paura di attentati, dopo quanto accaduto lo scorso 15 aprile in occasione della maratona di Boston, quando l’esplosione di due ordigni piazzati in prossimità del traguardo da due fratelli ceceni provocò la morte di 3 persone e il ferimento di altre 178.
Il keniano Mutai ha concesso il bis, domenica 3 novembre, alla maratona di New York dopo il successo nel 2011, mentre nella gara femminile ha vinto la connazionale Jeptoo. Giunta alla 43esima edizione, la maratona più famosa al mondo ha visto l’entusiastica partecipazione di circa 48 mila corridori tra atleti professionisti e amatori. Gli appassionati non si sono lasciati intimorire dalla paura di attentati, dopo quanto accaduto lo scorso 15 aprile in occasione della maratona di Boston, quando l’esplosione di due ordigni piazzati in prossimità del traguardo da due fratelli ceceni provocò la morte di 3 persone e il ferimento di altre 178.
La maratona è partita regolarmente da Staten Island e ha fatto segnare il ritorno ad un appuntamento attesissimo tra i runner di tutto il mondo, dopo che l’edizione dello scorso anno era stata annullata su decisione del sindaco di New York Michael Bloomberg, a seguito dei danni provocati dall’uragano Sandy. Tra gli uomini il grande favorito Geoffrey Mutai, primo nella storia a vincere nello stesso anno (2011) le maratone di Boston e New York, non ha deluso le aspettative e ha trionfato in solitaria con il tempo di 2h.08’24”, lontano dal record di 2h.05′.06″ fatto segnare 2 anni fa. Seconda posizione per l’etiope Tsegay Kebede in 2h.09’15” e terzo posto per il sudafricano Lusapho April. L’azzurro Daniele Meucci, medaglia d’argento nei 10.000 metri agli Europei del 2012, ha chiuso decimo in 2h.12′.03”. Nella gara femminile ha primeggiato Priscah Jeptoo, che succede, così, nell’albo d’oro all’etiope Dabo, con il tempo di 2h.25′.07”. La keniana ha sferrato l’attacco decisivo nel tratto in salita nella terza parte del tracciato, staccando l’etiope Buzunesh Deba che è giunta al traguardo seconda. Terzo posto per la lettone Jelena Prokopcuka che ha preceduto la sorprendente francese Christelle Dauney e l’azzurra Valeria Straneo (nella foto a sinistra), giunta quinta con il crono di 2h.28′.30”.
UOMINI: 1. Geoffrey Mutai (KNE) 2h08:24, 2. Tsegaye Kebede (ETH) 2h09:16, 3. Lusapho April (RSA) 2h09:45, 4. Julius Arile (KEN) 2h10:03, 5. Stanley Biwott (KEN) 2h10:41, 6. Masato Imai (JPN) 2h10:45, 7. Jackson Kiprop (UGA) 2h10:56, 8. Peter Cheruiyot Kirui (KEN) 2h11:23, 9. Wesley Korir (KEN) 2h11:34, 10. Daniele Meucci (ITA) 2h12:03
DONNE: 1. Priscah Jeptoo (KEN) 2h25:07, 2. Deba Buzunesh (ETH) 2h25:56, 3. Jelena Prokopcuka (LAT) 2h27:47, 4. Christelle Daunay(FRA) 2h28:14, 5. Valeria Straneo (ITA) 2h28:22, 6. Kim Smith (NZL) 2h28:49, 7. Sabrina Mockenhaupt (GER) 2h29:10, 8. Tigist Tufa Demisse (ETH) 2h29:24, 9. Edna Kiplagat (KEN) 2h30:04, 10. Diane Nukuri-Johnson (BDI) 2h30:09.