Ecco il Palaindoor di Padova, l’atletica applaude
All’inaugurazione del secondo anello coperto d’Italia, dopo quello di Ancona, c’erano il ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, il Primo cittadino di Padova, Ivo Rossi, e i due assessori allo sport succedutisi in questi anni, Claudio Sinigaglia e Umberto Zampieri, che non hanno mai perso di vista l’obiettivo di dotare la città del Santo di un impianto all’avanguardia.
Il primo colpo di pistola l’hanno dato, sabato 21 dicembre, Michael Tumi e i ragazzini delle società sportive di Padova, al segnale dell’improvvisato starter, si sono lanciati in una volata che, a suo modo, passerà alla storia. Il nuovo Palaindoor, nato all’ombra dello stadio Euganeo, dopo un travaglio più lungo del previsto, è finalmente realtà. All’inaugurazione del secondo anello coperto d’Italia, dopo quello di Ancona, c’erano il ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato (che, da sindaco, assistette alla posa della prima pietra dell’impianto), il Primo cittadino di Padova, Ivo Rossi, e i due assessori allo sport succedutisi in questi anni, Claudio Sinigaglia e Umberto Zampieri, che non hanno mai perso di vista l’obiettivo di dotare la città del Santo – ma sarebbe più giusto dire il Veneto e l’Italia – di un impianto all’avanguardia per la pratica dell’atletica leggera al coperto.
Insieme a loro, tantissimi uomini di sport: dal presidente del Coni veneto, Gianfranco Bardelle, agli atleti azzurri Michael Tumi, Chiara Rosa e Ruggero Pertile; dal vertice del Comitato regionale della Fidal, Paolo Valente, ad una gloria dello sport padovano come Rossano Galtarossa (cinque Olimpiadi nel canottaggio). E poi i dirigenti e i tecnici di moltissime società sportive, che ora attendono con trepidazione e curiosità l’imminente entrata in funzione dell’anello. “Siamo partiti da un’utopia, l’abbiamo trasformata in sogno, poi in realtà – ha detto Dino Ponchio, padovano doc e braccio destro del presidente della Fidal, Alfio Giomi, intervenuto all’inaugurazione insieme al consigliere federale Sergio Baldo – il risultato è un impianto bellissimo, ospitale e moderno, che diventerà un punto di riferimento per l’atletica italiana al pari di Ancona. Dato che il nuovo Palaindoor ospiterà anche la ginnastica, ne deriva pure un messaggio di polisportività particolarmente significativo e al passo con i tempi”.
Dotato di un anello a sei corsie, di un rettilineo a otto corsie per le gare di velocità e ostacoli, di pedane per i salti (alto, asta e una doppia buca per lungo e triplo) e il getto del peso, l’impianto sarà gestito dalla società Corpo Libero Gymnastics Team, in collaborazione con il Comitato regionale della Fidal, che avrà la precedenza nella programmazione delle attività ospitate nella struttura. Per la prima gara, un test event ad invito, mercoledì 8 gennaio, il cast degli atleti è già quasi al completo. Poi, passando per i campionati italiani assoluti di prove multiple del 25 e 26 gennaio, si gareggerà tutti i week-end sino a marzo. Mentre, durante la settimana, sarà possibile utilizzare l’impianto per allenamenti e raduni. Pur senza arrivare alle simpatiche esagerazioni di Chiara Rosa (“Allenarmi qui? Ci dormirò anche”), non c’è dubbio che la svolta è epocale.