Pochi ma buoni i catanesi ad Ancona
Risultati scoppiettanti al Banca Marche Palas per l’edizione numero 45 dei Campionati Italiani Assoluti indoor, l’ottava nel capoluogo marchigiano. Il 15 marzo 1970 il Palasport di Genova ospitò la prima rassegna tricolore e da allora è iniziato un interminabile viaggio.
Risultati scoppiettanti al Banca Marche Palas di Ancona per l’edizione numero 45 dei Campionati Italiani Assoluti indoor, l’ottava nel capoluogo marchigiano. Il 15 marzo 1970 il Palasport di Genova ospitò la prima rassegna tricolore e da allora è iniziato un interminabile viaggio in sala «in cui è facile incorrere nella vertigine», come scrive il poeta dell’atletica leggera, Giorgio Cimbrico.
Sui 60 metri in azione tre velocisti di spicco che si allenano ad Aci San Filippo sotto la guida di Saro Cannavò. L’emergente Federico Ragunì (nella foto Colombo in alto), il catanese di Minsk, alla sua terza stagione, si conferma con 6”77 nella seconda batteria. E questa prestazione a un centesimo dall’acuto sul rettilineo di Casa del Marmo a Roma domenica 2 febbraio, 6”76 nel turno eliminatorio, all’esordio sulla distanza al chiuso, miglior tempo in assoluto della giornata. Lo sprinter del Cus Palermo, accede così alla finale, dove è sesto in 6”90, preceduto dal compagno di squadra Erasmo Emanuele Caruso (6”89). Nella terza batteria Andrea Spezzi (Cus Palermo), giunge terzo in 6”88. Il catanese, in pieno recupero in questa stagione, a Casal del Marmo aveva segnato 6”83, secondo alle spalle di Ragunì (6”78), vincitore della quarta finale riservata agli atleti di fuori regione, anche qui con il miglior crono. Ancora di scena la sangregorese Chiara Torrisi (Cus Palermo), settima nella seconda batteria in 7”74, a due centesimi dal personale. L’8 febbraio, sempre ad Ancona, la simpatica Chiara aveva conquistato la medaglia di bronzo juniores con 7”72, dopo essersi piazzata seconda sia in batteria che semifinale con lo stesso tempo di 7”73.
Il quartetto, per intero promesse, dell’Enterprise Sport & Service di Benevento con il vittoriese Gaetano Di Franco, in prima frazione e l’etneo Giovanni Milazzo (nella foto a destra), in terza, si conferma tra le formazioni più forti d’Italia nella 4×200 con il bronzo in 1’28”66. Oro le Fiamme Gialle (1’25”79) e argento la Riccardi Milano (1’27”14). Di Franco ha corso pure i 400 in 50”61, quinto nella terza batteria. I due atleti, allenati da Filippo Di Mulo, avevano vinto il titolo italiano promesse il 9 febbraio in 1’29”64.