Triathlon: la frazione di ciclismo
La frazione di ciclismo nelle gare di triathlon è quella che, nel tempo, ha subito il maggior numero di modifiche, soprattutto regolamentari, che ne hanno alterato le caratteristiche e che hanno cambiato profondamente le strategie di gara dei vari atleti.
La frazione di ciclismo nelle gare di triathlon è quella che, nel tempo, ha subito il maggior numero di modifiche, soprattutto regolamentari, che ne hanno alterato le caratteristiche e che hanno cambiato profondamente le strategie di gara dei vari atleti.
Il cambiamento più importante è stato sicuramente quello riguardante la possibilità di pedalare in gruppo, la cosiddetta “liberalizzazione della scia”, che si è resa necessaria poiché l’alto livello tecnico raggiunto dai diversi triathleti nelle tre discipline previste, aveva portato a distacchi sempre più ristretti nella frazione del nuoto con conseguente affollamento nella zona cambio di partecipanti costretti ad iniziare la frazione di ciclismo in condizioni davvero difficoltose. Da ciò la necessità di modificare il regolamento con conseguenze più rilevanti di quanto si potesse credere. Sono cambiate, infatti, le strategie di gara: se prima la frazione in bici consisteva nel pedalare da soli come in una cronometro, adesso è possibile sfruttare i vantaggi del pedalare in gruppo e sono molti gli atleti che fanno di tutto per inserirsi in drappelli nutriti anche a costo di dispendiose rimonte. L’allenamento, quindi, non è più quello di un cronoman che finalizza tutto a mantenere alte frequenze di pedalata per un periodo il più possibile lungo ma si sono aggiunte al modello prestativo di questo sport una serie di sfaccettature di natura tecnica, tattica e fisiologica che prima non esistevano. Anche le caratteristiche dell’atleta si sono modificate in tal senso: non più un passista veloce ma un mix di forza, resistenza e velocità che non ha eguali in nessun altro tipo di sport.
Dal punto di vista dell’importanza delle varie frazioni, oggi, sempre più, è quella di corsa la determinante ai fini del successo. Non bisogna tuttavia pensare che essa tolga significato alle prime due. Nuotare e pedalare forte consentono di guadagnare le posizioni di testa da mantenere e migliorare nell’ultima frazione ma la corsa è sicuramente la fase in cui tutto il lavoro fatto prima si sintetizza.
Un ultimo aspetto è particolarmente interessante. Il mezzo e le innovazioni tecnologiche che lo riguardano hanno sicuramente influito sul livello prestativo del triatleta. Telai sempre più performanti e componentistica leggera oltre che cerchi e telai di eccezionale livello hanno sicuramente potenziato le capacità dei singoli atleti e ridotto notevolmente il costo energetico della prestazione .