I Master catanesi sempre presenti «sotto il tetto»
Cifre da record con pioggia di migliori prestazioni italiane, ben 34 e tre primati mondiali per l’edizione numero 31 dei Campionati Italiani Master indoor, che si sono disputati per la dodicesima volta al Banca Marche Palas di Ancona, sede fissa di questa rassegna dal 2006. Aggiungi pure i tricolori di Lanci Lunghi nell’adiacente Campo Scuola Italico Conti.
Cifre da record con pioggia di migliori prestazioni italiane, ben 34 e tre primati mondiali per l’edizione numero 31 dei Campionati Italiani Master indoor, che si sono disputati per la dodicesima volta al Banca Marche Palas di Ancona, sede fissa di questa rassegna dal 2006. Aggiungi pure i tricolori di Lanci Lunghi nell’adiacente Campo Scuola Italico Conti e, contati a uno a uno, si è raggiunto il tetto di 2827 atleti gara nelle tre giornate. Questa manifestazione, riservata agli Amatori della Fidal, ha preso l’avvio a Genova nel 1984, ma già nel 1977 a Milano l’Imitt di Cesare Beccalli era partita con i Campionati dei Master al coperto e i catanesi sono stati presenti, distinguendosi sempre, sin dalla seconda edizione, il 4 marzo 1978 a Genova.
Mauro Cavallaro, il canguro di Zafferana Etnea, 54 anni, dopo due puntate in gioventù nel decathlon (5930 punti nel 1983 ad Agrigento e 5759 a Catania nel 1985) ha voluto provare il pentathlon ed è stata, a detta dello stesso atleta, un’esperienza «devastante». Per Mauro (Atl. Villafranca) una sofferta medaglia d’argento SM50 «sotto il tetto», come dicono gli spagnoli, con il totale di 2956 punti, nuovo primato regionale, il precedente apparteneva al palermitano Alberto Travaglino (2311 punti ad Ancona 2006). Con la maglia dell’Atl. Villafranca queste le sue prove con i relativi punteggi, due la mattina di venerdì dalle 11,50 alle 13,05 e le altre tre nel pomeriggio dalle 15,30 alle 19,36: 60 m ostacoli 9”87/788; lungo 4,83/571; peso 9,96/586; alto 1,51/585; 1000 m 3’56”23/426. Travagliate le gare di Mauro, soprattutto nella sua specialità, il lungo e l’ultimo cimento, i 1000, corsi al limite della distruzione, tipo i 1500 del decathlon.
Cavallaro ha iniziato con i Giochi delle Gioventù nel 1972 e già nel 1976, a 16 anni, approda a 6,42 nel lungo. I suoi acuti sono 7,23 nel lungo (1984) e 14,64 nel triplo (1983). Ecco i suoi trascorsi da topo di sala come M50 nel triplo: ai Mondiali indoor Master di Jyväskylä in Finlandia nel 2012, settimo con 11,31 e fuori dalla finale per otto centesimi nei 60 ostacoli (9”64); agli Europei indoor Master di Gent in Belgio nel 2011, quarto con 11,55 e a San Sebastian 2013, ancora settimo con 11,11; ai Campionati Italiani di Ancona 2012, argento con 11,46, in più quarto nei 60 h (9”48) e quinto nel lungo (5,23).
Un capitolo a parte merita Teresina Tonazzo (Unvs Fontanarosa Catania), nata a Vigenza (Padova) il 30 novembre 1934, ma catanese d’adozione, dove risiede stabilmente dal 1969. Da «pioniera siciliana SF80» ha vinto una medaglia di bronzo venerdì nel peso (5,95), a un centimetro appena dalla seconda, Maria Luigia Belletti; due d’argento, sabato i 60 metri in 14”11, domenica i 200 (56”45), sempre preceduta dalla fenomenale Emma Mazzenga. Naturalmente nessuna donna ottantenne in Sicilia aveva mai gareggiato in pista né all’aperto né al coperto. Per lei una collezione di ventitré medaglie al chiuso in nove partecipazioni dal 2001 (nove ori, nove argenti, cinque bronzi). Teresina ha scoperto la corsa, i salti e i lanci nel 1991 a 57 anni, quando accompagnava le sue due nipotine Valentina e Cinzia al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro, spinta da Rina Merlo Vitanza e Francesca Musumeci.
Una medaglia di bronzo SM45 per Daniele Strano sui 3 km di marcia, 15’05”39 il suo tempo. Daniele, marciatore esemplare di vecchia data con il fratello Massimo, in gara con l’Atl. Biotekna Marcon (Ve), ha ripetuto lo stesso piazzamento del 2012, allora chiuse in 15’29”52. Lo scorso anno invece, sempre ad Ancona, si piazzò quarto, ma con un crono migliore di 14’50”80. Tre quarti posti di Santi Caniglia (Atl. Scordia) da SM65 e una gara al giorno, venerdì i 3000 in 12’06”26, sabato i 1500 in 5’26”87, domenica gli 800 in 2’41”88. Lo scordiense non ha potuto ripetere l’impresa del 2013, quando si aggiudicò una tripletta di bronzo inaspettata nei 3000 (11’59”68), 400 (1’08”57) e 800 (2’39”81) con due primati regionali nella prima e ultima gara. Onorevoli i piazzamenti di Gianfranco Belluomo (Puntese S. Giovanni La Punta) come SM50, ottavo nei 3000 con il personale in assoluto di 10’04”32 e nono nei 1500 in 4’48”01. Ottavo posto pure per il compagno Francesco Manteo (SM65) sui 3 km di marcia (20’27”06).
Nella Mauro Cavallaro al primo ostacolo