La prevenzione contro i graffiti
Siamo sempre più invasi da scritte e disegni che deturpano i nostri prospetti, “opere” realizzate con vernici spray e scritte a pennarello. Questo non soltanto danneggia l’esterno delle nostre abitazioni, ma reca danno alla comunità in quanto provoca degrado cittadino, soprattutto se in prossimità del centro storico.
Siamo sempre più invasi da scritte e disegni che deturpano i nostri prospetti, “opere” realizzate con vernici spray e scritte a pennarello. Questo non soltanto danneggia l’esterno delle nostre abitazioni, ma reca danno alla comunità in quanto provoca degrado cittadino, soprattutto se in prossimità del centro storico. E’ importante combattere questo fenomeno non soltanto con la rimozione meccanica dei graffiti oppure alla sopraverniciatura, ma soprattutto con la prevenzione delle superfici, siano esse intonaci, pietre, marmi o calcestruzzo. Se la rimozione del graffito può essere effettuata tramite pulitura (e anche questa risulta complicata), ancora più complessa risulta la sopraverniciatura vista la non facile applicazione su prodotti alla nitro e quindi alla possibilità di ricomparsa della scritta. Anche in questo caso, e come già anticipato, come nella maggior parte degli interventi che si presentano nell’edilizia una delle soluzioni più definitive è la prevenzione. In sostanza una volta ultimata la facciata bisognerebbe applicare uno strato protettivo che non consenta allo spray o al pennarello di penetrarla, facilitandone così la successiva rimozione. Le moderne combinazione chimiche dei prodotti consentono dunque di realizzare un “film” protettivo capace di non alterare la cromaticità dei colori e le caratteristiche fisico-chimiche del prodotto su cui vengono applicate (acrilico, silicati, silossanici, etc.). Per rimuovere il graffito basterà utilizzare un solvente specifico a base di tensioattivi ed emulsionanti (e non un estrattore) che stacca tutto ciò che non fa parte del rivestimento e lo lascia inalterato. Purtroppo non in tutti i casi ci si trova di fronte a dei vandali, ma ad artisti che fanno del graffito la propria tecnica e che realizzano delle vere e proprie opere d’arte. In questo caso invece di lasciare libero sfogo su pareti di proprietà di altre persone, si potrebbero realizzare delle vere e proprie “opere da strada” cioè dei palazzi i cui prospetti possano essere disegnati da artisti su commissione con un tema inerente alla collocazione del graffito stesso.