Lo scienziato di corsa, Mauro Ferrari all’Unesco Cities Marathon
Il ricercatore d’origine friulana, massimo esperto mondiale di nanotecnologie applicate alla medicina, sarà al via dell’evento del 30 marzo: “Disciplina, gioia, meditazione: la corsa mi aiuta nel mio lavoro contro il cancro”.
L’hanno definito lo Zlatan Ibrahimovic della ricerca medica. Un fuoriclasse con tante patrie. Un cervello in movimento, più che un cervello in fuga, che tutto il mondo ci invidia. E che da trent’anni vive e lavora negli Stati Uniti. Con un obiettivo: vincere il cancro. Mauro Ferrari, udinese d’origine e americano d’adozione, è il massimo esperto mondiale di nanotecnologie in campo oncologico e diabetologico. A 54 anni è presidente e amministratore delegato del Methodist Hospital Research Institute di Houston, Texas, uno dei principali centri di ricerca medica degli Stati Uniti. E’ autore di 230 pubblicazioni, sette libri e 40 brevetti. Per molti è addirittura in odore di premio Nobel.
L’ultimo libro che lo riguarda (“Il male curabile. La sfida di Mauro Ferrari, il matematico italiano che sta rivoluzionando la lotta ai tumori”) l’ha scritto il giornalista Michele Cucuzza ed è la sintesi della vita e dell’opera di questo scienziato d’origine friulana, ex matematico (prima laurea a Padova, seconda a Berkeley in ingegneria meccanica), spinto da dolorose vicende famigliari a intraprendere la lotta contro il male del secolo. Mauro Ferrari ha la passione per il sax, la pallacanestro e la maratona. Per questo, domenica 30 marzo, sarà al via dell’Unesco Cities Marathon. “La corsa – spiega Ferrari – è disciplina, gioia, meditazione. E’ l’incontro con luoghi e persone che mai incontrerei. E’ fatica. E’ la capacità di affrontare le difficoltà. E’ programmazione per obiettivi lontani. Tutte cose importanti per il mio lavoro nella lotta contro il cancro e importanti per qualsiasi attività al servizio del prossimo”.
L’Unesco Cities Marathon non sarà soltanto la corsa dei campioni: sarà anche la passione di tanti maratoneti di livello amatoriale che si metteranno alla prova lungo i 42 km da Cividale del Friuli ad Aquileia. Ferrari sarà tra questi. “Non vedo l’ora di correre – prosegue lo scienziato – Cividale, Palmanova e Aquileia non sono tre città, sono tre autentiche gemme. Anche per questo, ho deciso che l’Unesco Cities Marathon diventerà la mia maratona di riferimento: voglio farla tutti gli anni, almeno finché le gambe reggeranno…”. Obiettivi cronometrici? Nulla di particolare. Anzi. “All’amato popolo friulano, per domenica, faccio solo una promessa – conclude Ferrari – nessuno dovrà preoccuparsi di arrivare ultimo: a quello penserò io”. In attesa dei campioni da cronometro, il primo “top runner” dell’Unesco Cities Marathon è senz’altro lui.