Dalla Danimarca un nuovo metodo di allenamento
Viene dalla Danimarca un nuovo concetto di allenamento che promette grandi risultati nonostante preveda una riduzione dei chilometri settimanali di allenamento del 54%. A sperimentarlo, presso il Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Copenaghen, è stato il prof. Bangsbo, già vice-allenatore e preparatore atletico della Juventus.
Viene dalla Danimarca un nuovo concetto di allenamento che promette grandi risultati nonostante preveda una riduzione dei chilometri settimanali di allenamento del 54%. A sperimentarlo, presso il Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Copenaghen, è stato il prof. Bangsbo, già vice-allenatore e preparatore atletico della Juventus. Si chiama 10-20-30 ed ha consentito a podisti di livello amatoriale di migliorare di circa 6 secondi il proprio primato sui 1500 metri e di ben 25 quello sui 5000. Il tutto portando anche ad una riduzione dei valori di pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue.
Ma di cosa si tratta? In pratica il protocollo prevede un riscaldamento di 1 km di corsa condotta a ritmo blando e subito dopo 3 o 4 serie di 5 minuti di corsa (per un totale medio di 30 minuti di allenamento a seduta) condotti correndo in successione 10 secondi ad un ritmo superiore al 90% della massima velocità, 20 secondi ad un ritmo inferiore al 60% della massima velocità e 30 secondi ad un ritmo inferiore al 30% della massima velocità. In pratica ogni minuto prevede che si corra in successione a tre velocità diverse. Il recupero previsto tra le serie di 5 minuti di corsa era di 2 minuti da fermi. Dopo 7 settimane Bangsbo ha registrato sensibili miglioramenti sui primati personali dei podisti che hanno partecipato allo studio.
I limiti dello studio sono da riferirsi al fatto che i podisti stessi erano di livello amatoriale e che sarebbe opportuno sperimentare il tutto anche nell’alto livello e dare parametri più rigidi sulla velocità cui fare riferimento. Tuttavia questa proposta da Bangsbo potrebbe essere una soluzione divertente capace di garantire un effetto allenante molto vantaggioso ai fini del miglioramento della velocità di corsa e potrebbe aiutare a sostituire noiose e lunghe sedute di training che, come d’altronde evidenziato da molti esperti di metodologia dell’allenamento, non sempre sono utili ed hanno lo svantaggio di produrre, se utilizzate in modo eccessivo, un decremento delle caratteristiche di velocità di un soggetto.