Il test di Cooper: utile o no?
Una delle problematiche principali del podista è quella di monitorare costantemente il proprio stato di forma e di comprendere come modificare i ritmi di allenamento in base alle variazioni di quest’ultimo.
Una delle problematiche principali del podista è quella di monitorare costantemente il proprio stato di forma e di comprendere come modificare i ritmi di allenamento in base alle variazioni di quest’ultimo. L’utilizzo dei test è, quindi, fondamentale per valutare la bontà del lavoro svolto ed eventualmente adattare il programma di allenamento in relazione a quanto è stato evidenziato dal test stesso.
Il podista quasi mai ha a disposizione un laboratorio di medicina dello sport e di valutazione funzionale cui far riferimento per sottoporsi a prove che possano dargli indicazioni sulla sua reale condizione fisica e molto spesso, non avendo parametri di riferimento, non fa altro che chiedersi: Ma a quanto devo andare? A che ritmo devo correre le ripetute? Ed il medio? Domande che tutti prima o poi si sono posti o hanno sentito fare al campo di allenamento.
In realtà è possibile sottoporsi a test più semplici di quelli di laboratorio che, anche se meno precisi, possono dare già alcune interessanti indicazioni delle quali fare tesoro in fase di programmazione dell’allenamento. Bastano un po’ di buona volontà, una strumentazione molto semplice da reperire, la collaborazione di un compagno di squadra, di un tecnico o di un amico e tanta passione. Vengono definiti “test da campo” proprio perché è possibile eseguirli sul campo di allenamento, in un ambiente che è sicuramente più familiare all’atleta e quindi ottimale per ottenere risultati validi ed affidabili.
Uno dei test più utilizzati in passato, soprattutto nel calcio, e oggi non più molto tenuto in considerazione è il test di Cooper. Ideato da Kenneth Cooper, un medico della NASA, questo test può comunque dare indicazioni generali sui livelli di forma di un atleta ma in realtà può fornire informazioni molto più specifiche in quanto, attraverso l’utilizzo di opportune formule e tabelle, può essere utile a calcolare due parametri fondamentali: il massimo consumo di ossigeno e la soglia anaerobica di un soggetto. Come già sottolineato, non è possibile dare garanzie sulla precisione dei risultati ma per un podista amatoriale, che non abbia a disposizione grandi mezzi, questo test può essere sicuramente molto utile. Ma in cosa consiste?
Esso prevede che si corra, dopo un adeguato riscaldamento della durata di 15-20 minuti, per 12 minuti consecutivi cercando di coprire la distanza maggiore possibile. Il tutto ovviamente in piano, su una pista di atletica e, aspetto molto importante, cercando di correre ad un ritmo che sia il più costante possibile: sprint o scatti finali alla Rocky Balboa inficerebbero i risultati del test stesso. Importanti sono ovviamente la motivazione dell’atleta al momento della prova e le condizioni climatiche (in caso di pioggia e di vento sarebbe opportuno non eseguire il test). Alla fine l’operatore che fa eseguire la prova calcolerà la distanza precisa, espressa in metri, percorsa dall’atleta nel tempo previsto. Esistono diverse tabelle che, tenendo conto anche dell’età e del sesso del soggetto, danno indicazioni sulla condizione atletica di un soggetto che può variare da molto scarsa ad eccellente. Ma il test di Cooper, è stato già accennato, può essere utile per stimare il massimo consumo di ossigeno attraverso l’uso di specifiche formule quali le seguenti:
VO2max=(d-505)/45 dove d è la distanza percorsa espressa in metri
o quella più precisa
VO2 max in ml/min/kg= (Distanza percorsa in metri – 504.9) / 44.73.
Esistono poi altre tabelle che mettono in correlazione il risultato del test con la velocità della soglia anaerobica e che danno indicazioni, in relazione a quest’ultima, sulla velocità a cui correre le ripetute di 1000 metri.
In realtà il test di Cooper è stato ideato per dare indicazioni sullo stato generale di forma di un soggetto ma può essere comunque utile a chi, pur non disponendo di grandi mezzi, vuole accedere al meraviglioso mondo dei test e della valutazione funzionale e desidera programmare il proprio allenamento in modo intelligente. Buona corsa!