Rosario Gallo argento tricolore nella 20km di marcia
Sulle strade di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, si è svolta, domenica 19 ottobre, la terza e decisiva prova del Campionato italiano di società e sono stati assegnati gli ambiti titoli nazionali Master individuali della 20 km. L’atleta della Fidippide è salito sul podio nella categoria SM55.
La marcia è stata assoluta protagonista, domenica 19 ottobre, sulle strade di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, dove si è svolta la terza e decisiva prova del Campionato italiano di società e sono stati assegnati gli ambiti titoli nazionali Master individuali della 20 km. In una mattinata di bel tempo, il caldo si è fatto inesorabilmente sentire sui muscoli dei concorrenti soprattutto nelle concitate fasi conclusive, determinando molti piazzamenti. In questa faticosa gara, è stata superlativa la prestazione fornita dal messinese Rosario Gallo, che ha conquistato una luccicante medaglia d’argento nella categoria SM55.
Il portacolori della Fidippide, che ha ripreso a marciare da circa un anno e si allena giornalmente sul lungomare di Santa Margherita o al campo “Cappuccini”, ha duellato con il toscano Gabriele Caldarelli (Atletica Firenze Marathon), campione europeo in carica della distanza. Gallo è riuscito ad allungare gradualmente su tutti i più accreditati avversari con uno stile elegante e nel contempo fluido ed efficace, che ha entusiasmato addetti ai lavori e appassionati presenti alla competizione marchigiana. Caldarelli ha controllato, però, la situazione con grande sagacia tattica ed è riuscito, nell’appassionante finale, a ricucire lo strappo e superare il rivale, imponendosi con l’ottimo crono di 1h52’25”. L’atleta peloritano ha chiuso al secondo posto in 1h53’40”, terzo il laziale Rosario Petrungaro della Kronos Roma Quattro (1h55’46”). “E’ stata un’esperienza bellissima – queste le prime parole di Gallo appena giunto al traguardo – ho marciato insieme ad un fuoriclasse come Caldarelli e dato il massimo per assicurarmi l’oro. Lui è stato bravo nel gestire le forze, sfruttando un mio leggero calo fisico negli ultimi chilometri”.