Anna Incerti tra i big il 1° maggio a Oderzo
La corsa internazionale “Città Archeologica” – presentata ufficialmente mercoledì 22 aprile – celebrerà il ventesimo compleanno con un’edizione che si annuncia memorabile per qualità tecnica e spunti spettacolari.
Da Andrea Lalli ad Anna Incerti. Da Silvia Weissteiner ad Ahmed El Mazoury. E poi ancora Gabriele De Nard, Federica Dal Ri e tanti altri. Stranieri compresi (sei, al momento, le nazioni rappresentate). Il tutto, per la prima volta, in diretta su Rai Sport 2. La corsa internazionale Oderzo Città Archeologica – presentata ufficialmente ieri sera a Palazzo Foscolo – si prepara per un’edizione memorabile, com’è giusto che sia per un evento che venerdì 1° maggio soffierà sulle venti candeline – traguardo non da tutti – proponendo anche una passerella inedita: la Gladiatorum Race.
TOP RUNNERS – Organizzata dalla Nuova Atletica Tre Comuni, la 20^ corsa internazionale Oderzo Città Archeologica schiererà ai nastri di partenza, in Piazza Grande, i due vincitori dell’edizione 2014: il tre volte campione europeo di cross, Andrea Lalli, e Silvia Weissteiner, la donna che più di ogni altra ha caratterizzato l’evento opitergino, grazie ai sei successi realizzati nell’arco di dieci stagioni. La gara femminile, sulla distanza di 5.470 metri, avrà tra le vedette anche la campionessa europea di maratona 2010, Anna Incerti, già preselezionata dalla Fidal per la gara di Rio.
Al via anche Federica Dal Ri, Valentina Costanza, Giovanna Epis, Agnes Tschurtschenthaler, la giovane Anna Stefani, la campionessa romena di mezza maratona, Paula Todoran, l’ungherese Livia Toth e la cubana Yusneysi Santiusti Caballero. In chiave trevigiana, riflettori su Michela Zanatta e sulla vincitrice dell’ultima Treviso Marathon, Laura Giordano, presente come testimonial di “Corri in rosa”, la manifestazione per sole donne in programma il 22 novembre a San Vendemiano. In campo maschile (9.800 metri), oltre a Lalli, annunciato il vincitore della gara 2013, Ahmed El Mazoury. Poi, tra gli altri, Gabriele De Nard, Francesco Bona, Manuel Cominotto, il promettente Italo Quazzola, il serbo Goran Nava e l’ungherese Tamàs Kovàcs.