IronMan 70.3, la sfida dei siciliani a Pescara
Il medio per eccellenza il 70.3 di Pescara del circuito IronMan ha avuto luogo il 14 giugno ed ha visto la partecipazione di quasi 2000 atleti italiani e stranieri. Nutrita la presenza siciliana con ben 12 atleti, tutti finisher.
Gara epica l’IRONMAN 70.3 di Pescara, non e’ stato il mio primo medio (1,9 Km di nuoto, 90 Km di bici, 21 Km di corsa) e neanche il più duro ma sicuramente il più emozionante. Finalmente si arriva a Pescara, tutto e’ esagerato, una festa di dimensioni galattiche, una zona cambio distante 400 metri dalla spiaggia e lunga oltre 450 quasi non si vede la fine, tutti i calcoli dei tempi saltano T1 e T2 faranno perdere 12-15 minuti… ma e’ uguale per tutti. Il grande giorno arriva ci si sveglia alle 6 anche se la competizione inizierà alle 12 per i pro e a seguire donne e age group, alla volta del campo di gara.
Malgrado le previsioni meteo che danno caldo e vento 17 km/h siamo fiduciosi dato che il cielo e’ coperto e non pare ci sia vento… Tensione, tensione, tensione ore 12.00 i pro uomini, 12.03 i pro donne, precisione al secondo… i minuti scorrono velocemente, il caldo aumenta, dentro la muta temperatura da altoforno. Ci fanno entrare divisi per categoria in blocchi da circa 300. Via! si corre, ci si tuffa, finalmente non si tocca, l’avventura comincia! Questo il mio inizio e sono certo che ogni age group si sia riconosciuto, oggi di questo raccontiamo, di uomini normali che investono sogni, tempo e fatica, sacrificano affetti per un sogno elevato a stile di vita.
Ed in particolare della compagine siciliana o meglio ancora di chi sappiamo c’era. Da Messina il trio dell’ Odysseus composto da Carmelo Anfuso, Giancarlo Orlando e Sergio Rinaldi, Alessandro Greco da Pachino, mentre per la Life Triathlon di Catania, Alessandro Allegra, Orazio D’Arrigo, Angelo Finocchiaro, Marco Giordano, Giovanni Pennisi, Roberto Roccasalva, Alfonso Sciaulino e Giovanni Torrisi. Eravamo alla frazione di nuoto, mare ottimo, boa finale ci siamo e ora si aprono le danze. Si esce, muta sotto la cinta e si corre tra due ali di pubblico che ti incitano. Entri in zona cambio dopo 400 metri dalla spiaggia, prima rastrelliera 2000 sacche blu appese ordinate e numerate con il cambio nuoto/bici, casco numero e si parte per prendere la bici, anche ritrovare questa è un bel esercizio di memoria e concentrazione, 450 metri di zona cambio con 4 file di bici. Il caldo si sente si deve pianificare l’alimentazione e idratazione. Primo tratto veloce in autostrada, un pò di vento contrario, poi si spera sara’ a favore.. invece niente, 10, 20, 30 km, la media si abbassa e il vento è inclemente, anche quando si potrebbe prendere fiato. E’ come andare in salita, ma a proposito quando arriva sta discesa che siamo già al 50 km?
Finalmente arriva e la media comincia a risalire, tangenziale posizione da crono e si va oltre i 40. Siamo alla T2, si lascia la bici, sacca rossa, cambio e si arriva alla parte maggiormente dura, il caldo e il percorso in bici hanno messo tanti in difficoltà. Sosta necessaria ai ristori, acqua, isotonico e spugnaggi obbligatori… la corsa è lunga, lunghissima, incontri gli amici che ti incitano e inciti. Imperativo non mollare! Le cronache riportano 150 malori e 3 atleti in terapia intensiva, ma nessuno dei siciliani abbandona. Doveroso citarne i tempi in ordine di arrivo. Marco Giordano (5h00’29”), Giovanni Torrisi (5h30’15”), Alessandro Greco (5h33’5″), Alfonso Sciaulino (5h37’21”), Giovanni Pennisi (5h51’07”), Giancarlo Orlando (5h57’28”), Sergio Rinaldi (6h05’29”), Alessandro Allegra (6h13’40”), Angelo Finocchiaro (6h15’29”), Roberto Roccasalva (6h22’08”), Orazio D’Arrigo (7h15’30”) e Carmelo Anfuso (7h30′). Resoconti sui pro ne troverete sicuramente tante, ma la bellezza di questo sport è anche che a queste feste tutti partecipano, tutti sono protagonisti e Ironman.
Per la cronaca ha vinto l’austriaco Reitmayr in 4 ore 5 minuti e 8 secondi, dietro di lui ben tre italiani: Alberto Casadei (4 ore 6′ e 38”), Domenico Passuello (4 ore 9′ e 58”) e l’idolo di casa Jonathan Ciavattella, che in 4 ore 12 minuti e 40 secondi ha concluso la prova appena fuori dal podio.