Max Buccafusca e Lara La Pera domano l’Etna
Prova ”pesante” con un caldo umido che ha accompagnato gli atleti per buona parte del percorso, solo un paio di schizzi di pioggia in quota; impareggiabile il panorama con il nero della lava illuminato dalle enormi chiazze di neve e ghiaccio ancora presenti. Un’edizione da record con 183 finisher, di questi 19 “stoiche” donne.
E’ andata, sabato 13 giugno, a Massimo Buccafusca la nona edizione della Supermaratona dell’Etna, prima sotto l’organizzazione dell’Etna Trail ASD che ha ricevuto il testimone dalla friulana US Tarvisio di Mario Tosi. Buccafusca, tesserato per il Marathon Monreale, ha conquistato il traguardo posto presso l’Osservatorio Vulcanologico a 2.800 metri, dopo 43 km di continua e inesorabile ascesa cominciata dalla spiaggia di Marina Cottone. Per lui il tempo di 4h02’56.
Una corsa che ha visto per larghi tratti protagonista Vito Massimo Catania, che ha dovuto fare i conti con un Buccafusca ancora con il dente avvelenato per il recente ritiro al Passatore. La svolta della gara è arrivata intorno al 36° chilometro, quando la competizione in pratica è entrata nel vivo. Catania ha dovuto subire anche il ritorno di Antonino Recupero presidente dell’Atletica Sant’Anastasia, a lui una meritatissima piazza d’onore (4h10’28). Gradino del podio più basso per l’atleta dell’Amatori Regalbuto (4h11’46). “Percorso duro e spettacolare – le prime parole di Buccafusca subito dopo il traguardo – non di certo adatto a me, ma oggi è andata bene al contrario di un paio di settimane fa (Passatore n.d.r.). Ho capito che avrei vinto – ha chiuso Buccafusca – quando ho raggiunto e superato un Catania in lieve difficoltà”, da quel momento in poi ho pensato solo a raggiungere l’arrivo”.
Tra le donne, ha bissato il successo ottenuto nel 2012, Lara La Pera tesserata per Fiamma Rossa Palermo. La Pera, reduce dall’Ultra Trail di Annecy, ha fermato il cronometro a 5h02’08, ma soprattutto, ha vinto nettamente confermando il suo ottimo stato di forma. Seconda piazza per l’ottima Manuela Di Stefano (Fiamma San Gregorio) in 5h17’07, terzo posto per Graziella Bonanno (Podistica Messina), che ha patito oltremodo un avvio troppo brioso, chiudendo in 5h23’52. Prova ”pesante” con un caldo umido che ha accompagnato gli atleti per buona parte del percorso, solo un paio di schizzi di pioggia in quota; impareggiabile il panorama che ha offerto l’Etna con il nero della lava illuminato dalle enormi chiazze di neve e ghiaccio ancora presenti.
Un’edizione da record con 183 finisher, di questi 19 “stoiche” donne. Gloria anche per le staffette a vincere è stata quella del Marathon Athletic Avola con Sessa, Buscemi e Luciano, con il tempo totale di 4h4’22. Sul podio anche la formazione dell’Etna Trail (Curcuruto, Greco, Di Marco). La manifestazione è stata ben organizzata dal sodalizio guidato da Carmelo Santoro che temeva molto questo suo “esordio” tanto da definire quella di quest’anno un’edizione zero: ristori con liquidi, solidi, salati e dolci, assistenza continua per tutti i podisti e pasta party ed una logistica che non ha avuto sbavature. Finale con le premiazioni in piazza Matrice a Linguaglossa con la presenza, degli amministratori (dei comuni “attraversati” dalla gara) e della presidente del Parco dell’Etna; da tutti la promessa fatta ai vertici dell’Etna Trail ASD, di “sposare” la causa della Supermaratona dell’Etna per farla crescere ogni anno di più, le basi ci sono, da domani si lavora per l’edizione 2016.
Articolo tratto dal comunicato degli organizzatori. Trovate le clssifiche sul sito della TDS www.tds-live.com