Antonio Trio manca la finale nel triplo agli Europei Under 23
Sabato 11 luglio l’azzurro, tesserato per il Cus Palermo, non è andato, infatti, oltre la misura di 15,28 metri, fatta segnare al terzo balzo dopo il 15.26 del secondo e il primo nullo. A rendergli più difficile il cammino qualche noia fisica e l’imprevedibilità meteo che sta caratterizzando, in questi giorni, la capitale dell’Estonia.
Il mamertino Antonio Trio non è riuscito a centrare la finale nel triplo agli Europei Under 23 di atletica leggera che si concludono domenica 12 luglio a Tallinn. Sabato 11 l’azzurro, tesserato per il Cus Palermo, non è andato, infatti, oltre la misura di 15,28 metri, fatta segnare al terzo balzo dopo il 15.26 del secondo e il primo nullo. A rendergli più difficile il cammino qualche noia fisica e l’imprevedibilità meteo che sta caratterizzando, in questi giorni, la capitale dell’Estonia. La qualificazione è iniziata, infatti, con il sole, ma, dopo il turno d’apertura dei salti, è arrivato un acquazzone, che ha complicato le operazioni in pedana.
“Il piede non mi ha creato particolari problemi – dichiara Trio al termine della prova – però per curarlo abbiamo dovuto sottrarre, nell’ultimo mese, del tempo prezioso alla tecnica. Forse era meglio se avessi gareggiato nel lungo, comunque è ormai andata e ora bisogna lavorare per i prossimi appuntamenti”. Neppure il veneto Riccardo Appoloni, reduce da perduranti acciacchi, è entrato tra i migliori, nonostante abbia portato il limite stagionale a 15,59. La classifica è dominata dal russo Dmitriy Chizhikov, autore di un eccellente 17,08, secondo si è piazzato il bulgaro Georgi Tsonov (16,44) e terzo l’altro russo Ilya Potaptsev (16,25). Dodicesimo e ultimo dei qualificati il bulgaro Pavel Moravenov con 15,88.
Per quanto riguarda gli altri italiani, la kermesse continentale ha regalato, fin qui, cinque medaglie: l’oro messo al collo da Giovanni Galbieri, che ha trionfato nei 100 metri con il crono di 10”33, l’argento nei 1500 di Mohad Abdikadar, giunto al traguardo dopo 3’44”91, alle spalle soltanto dello spagnolo Marc Alcala (3’44”91), e i bronzi conquistati da Yassine Rachik nei 10.000 metri con il tempo di 28’53”99, da Lorenzo Perini nei 110hs, chiusi in 13”86 e da Eugenio Meloni nell’alto con un balzo da 2.21 metri