Impianti sportivi siciliani, sfumano 50 milioni
Niente fondi Pac, azzerato il capitolo di spesa regionale. Gli unici due progetti finanziati sono quelli per la piscina di Paternò e per il completamento del velodromo di Noto.
Da 50 milioni a zero, o quasi. Lo sport siciliano rischia di perdere una grande occasione. I fondi Pac destinati alla realizzazione e alla manutenzione di strutture sportive nella nostra regione non ci sono più. Delle decine di interventi individuati dalla graduatoria determinata in base ai progetti presentati dai Comuni potrebbero vedere la luce solo quelli riferiti all’ampliamento della piscina comunale di Paternò e al completamento del velodromo di Noto, gli unici salvatisi dal taglio perché presentati in tempi solleciti e legati a impegni di spesa giuridicamente vincolanti prima che i finanziamenti venissero ritirati.
Dato l’azzeramento del capitolo di spesa da parte del governo regionale in seguito a una delibera dello scorso 20 luglio e in mancanza di un intervento della stessa amministrazione che recuperi fondi da altri progetti, lo sport isolano è in procinto di perdere un’occasione d’oro che avrebbe permesso numerosi interventi preziosi per il rilancio. Uno scenario che colpisce l’intera Sicilia – da Acireale a Sant’Agata di Militello, da Ragusa a Grammichele, da Acicastello, Nicolosi e Bronte a Trapani, Villafranca Tirrena e Monreale – e Catania in particolare (i primi due progetti in graduatoria riguardavano il campo di hockey Dusmet e il pattinodromo ad Acireale per un totale di oltre 4 milioni di euro).