Argento per il catanese Gianfranco Belluomo a Nizza
Il catanese della Puntese San Giovanni la Punta di Giacinto Bitetti e Giuseppe Sciuto, nelle sue esplorazioni in giro per il mondo a partire dal 2012, ha fatto furore nella riviera francese da SM55.
Aspettiamo trepidanti buone notizie da Sulmona per i Campionati Italiani Cadetti e. intanto, un nostro atleta sempre giovane – pur con la soglia della gioventù innalzata sino a 47 anni – fa notizia. Gianfranco Belluomo, 55 anni, ha partecipato a Nizza alla 3a edizione degli European Masters Games, evento multisportivo internazionale riconosciuto dal Comitato Internazionale Olimpico. Questa competizione si svolge ogni quattro anni in una diversa città europea. Le precedenti due edizioni hanno avuto luogo nel 2008 a Malmö (Svezia) e nel 2011 a Lignano Sabbiadoro (Italia, Friuli Venezia Giulia).
Il catanese della Puntese San Giovanni la Punta di Giacinto Bitetti e Giuseppe Sciuto, nelle sue esplorazioni in giro per il mondo a partire dal 2012, ha fatto furore nella riviera francese da SM55. Una medaglia d’argento splendente per lui martedì 6 ottobre nei 3000 m siepi, la sua distanza di parata, pur spaziando dagli 800 alla mezza maratona. Oro per il bulgaro Hristo Kolev in 11’27”90 contro il suo 11’29”11, ad appena 1”21 dal vincitore. In questa specialità Belluomo, in eventi internazionali, aveva vinto come SM50 pure l’argento ai Campionati Europei Master di Smirne in Turchia con 10’58”96 all’Atatürk Stadium il 26 agosto 2014, limando il suo stesso primato siciliano di 11’10”50 e il bronzo ai Mondiali di Porto Alegre il 27 ottobre 2013, 11’18”54 il suo tempo in Brasile. Nella collezione estera di Gianfranco un altro argento, nella 4×400, sempre a İzmir.
Così Gianfranco commenta la sua gara: «Certo brucia un po’ perdere la medaglia d’oro alla fine, a soli quaranta metri dall’arrivo, per un banale errore di salto all’ultimo ostacolo. Aver tirato per tutti i 3000 m un gruppo di 13 partecipanti, sentire echeggiare il mio nome in tutto lo stadio, per tutta la gara…Eh sì, lascia un po’ di amaro in bocca! Ma ci sta, considerato che la forma raramente è perfetta e ogni gara ha una sua storia». Sabato 3 si era piazzato al quarto posto sui 5000 in 18’07”02 in condizioni avverse, il giorno del devastante ciclone sulla Costa Azzurra. Primo il portoghese Veiga Joao in 17’07”96, seguito dal francese Eric Mauduit (17’12”47) e terzo l’ucraino Viktor Nedybaliuk (17’27”73).
Il suo tour de force in terra francese si è concluso mercoledì 7 con la terza gara in quattro giorni, i 1500. L’atleta, mai domo, è giunto sesto in 4’51”38, anche qui primo italiano, sul podio il francese Didier Traore (4’39”19), ancora Mauduit (4’41”03), l’ungherese Tamas Gaydos (4’43”23), in quarta posizione l’oro dei 3000 siepi, Kolev (4’44”18) e quinto il russo Igor Ozyumenko (4’47”82).