“L’Atletica nei segni e nei sogni”, 92 pagine di magiche emozioni
Il libro scritto da Mario Sibilla è dedicato a Salvatore Tiano (per tutti l’ingegnere), fondatore e presidente della storica U.S. Peloro. Il testo è diviso in quattro sezioni, che si incastrano con un’imprevedibile armoniosità.
“Pagina dopo pagina ho rivissuto il calore e il colore del sole, i rumori, gli odori ed ogni altra cosa…ed il profumo dell’erba del prato, che è rimasto dentro di me. Vivere l’atletica è vivere una storia infinita, che procura gioie, soddisfazioni, ma anche tormenti e delusioni. Non puoi, però, escludere i giri…della tua vita, perché sono la tua stessa vita”.
Con queste palpitanti parole Giovanni Bonanno, esponente di alto livello dell’atletica messinese del luminoso passato ed ex presidente del CONI provinciale, ha introdotto, nella prefazione, il libro “L’Atletica nei segni e nei sogni”, scritto da Mario Sibilla. Nato nel 1955 a Messina e laureato in Architettura, Sibilla è un innamorato dell’atletica leggera nella sua magica essenza e con una punta di romantica nostalgia. Sedotto dal passaggio della fiamma olimpica nella città dello Stretto, in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, ha sempre fatto sport, amando, negli anni dell’agonismo, i 3000 siepi e i 10000 ed una società che tiene tra i più cari ricordi: la storica U.S. Peloro.
Il libro è dedicato a Salvatore Tiano (per tutti l’ingegnere), fondatore e presidente proprio dell’U.S. Peloro, l’allenatore dei suoi anni verdi che “dopo ogni gara veniva a darti un bacio sulla guancia come un padre”. Il testo è diviso in quattro sezioni, che si incastrano con un’imprevedibile armoniosità. Nella prima, 11 tavole simmetriche omaggiano, con una storia a fumetti, la Forte Gonzaga, sodalizio ormai prossimo ai 30 anni di attività. Seguono 50 poesie sull’atletica leggera, le sue affascinanti specialità, i personaggi che hanno fatto la storia della “regina degli sport” e i sette peccati capitali di chi la pratica: superbia, lussuria, invidia, gola, accidia, pessimismo e ira. La terza parte propone un racconto di Ernesto Cabula, uno dei figli più illustri dell’atletica peloritana.
Tratto da “Bici e Contorno”, è un variopinto quadro di sensazioni vissute al campo Ex Gil, ora “Santamaria”, negli ormai lontani anni ‘60 e ‘70. Su quella pista sono passate intere generazioni di giovani “armati di scarpe da ginnastica Superga e tute giganti dai colori smorti, larghe, da spaventapasseri”, ma animati da un contagioso entusiasmo e tanta voglia di emergere. Quasi doveroso appare, infine, il ricordo di Salvatore Tiano, con le fotografie in bianco e nero e l’indimenticabile rivisitazione dei momenti trascorsi al Bar Correnti, immancabile punto di ritrovo. Donato ai vincitori del “Criterium delle Province Siciliane”, manifestazione regionale riservata alla categorie “Ragazzi/e”, “L’Atletica nei segni e nei sogni” è un amico tascabile sempre pronto a offrire a chi lo legge istantanee emozioni.
E’ possibile trovare il libro “L’Atletica nei segni e nei sogni” a Messina nei negozi di articoli sportivi Fartlek di Viale San Martino e Sport Life di Piazza Filippo Juvara