In libreria il testo di Pietro Cristini “Correre con la testa”
L’autore ha trattato: come sviluppare consapevolezza camminando, meditare contemplando il proprio respiro, praticare la visualizzazione, coltivare la propria autostima, usufruire del riscaldamento mentale, ricercare una continua e stabile consapevolezza; provare a meditare correndo, dotarsi di una motivazione o mettersi alla sua ricerca, esercitarsi nel pensiero positivo, affidarsi alla forza di un mantra e affrontare la fatica con nobiltà.
Dopo il successo di “Essere Corsa” (segnalazione speciale Premio Coni 2010), Pietro Cristini pubblica il suo nuovo libro dal titolo “Correre con la testa” (Fusta di Saluzzo editore). Lo stesso autore sottolinea che senza preparazione mentale, la corsa manca di qualcosa.
Il testo così cerca di costruirla e perfezionarla al fine di vivere la corsa con ottimismo, serenità, leggerezza, profondità e maggior efficacia atletica. Sempre Cristini ha messo in evidenza come grazie alla sua lunga esperienza di podista, sia agonistica che amatoriale, gli insegnamenti di maestri tibetani, la pratica di meditatore principiante, e l’ispirazione proveniente dal testo “Running with the mind of meditation” di Sakyong Mipham, si è potuto cimentare su un argomento molto impegnativo, ossia la possibilità di attivare alcune delle tante qualità psichiche della mente umana per potenziare e qualificare la corsa di resistenza.
Tale concetto fa cadere il dualismo corpo-mente, anzi li mette in sincronia per ottenere lo stesso obbiettivo. Facendo un passo in avanti si può affermare il cocetto di corsa terapeutica e, come dice sempre l’autore, la corsa possa diventare un farmaco invisibile alla portata di tutti. Cristini ha delineato, quindi, un percorso ideale con i seguenti argomenti: come sviluppare consapevolezza camminando, meditare contemplando il proprio respiro, praticare la visualizzazione, coltivare la propria autostima, usufruire del riscaldamento mentale, ricercare una continua e stabile consapevolezza; provare a meditare correndo, dotarsi di una motivazione o mettersi alla sua ricerca, esercitarsi nel pensiero positivo, affidarsi alla forza di un mantra e affrontare la fatica con nobiltà. Alla fine di questo percorso è possibile creare un ambiente mentale multivariato in grado di fare apprezzare al runner la corsa, oppure raggiungere un obbiettivo prefissato già programmato.