Gabriele Chilà e Nicholas Artuso orgoglio dello Stretto
Entrambi hanno difeso i colori azzurri nel triangolare indoor per nazioni Under 20 di Padova con i coetanei di Francia e Germania. Strepitosa è stata la prova fornita dal reggino, che ha stabilito nel salto in lungo il nuovo record italiano Juniores con la misura di 7.78 metri. Una falsa partenza ha condizionato, invece, la prestazione del pacese.
Le due sponde dello Stretto si sono idealmente unite, sabato 27 febbraio, per sostenere i talenti azzurri dell’atletica leggera Nicholas Artuso e Gabriele Chilà, impegnati nel triangolare indoor per nazioni Under 20 di Padova con i coetanei di Francia e Germania.
Strepitosa è stata la prova fornita dal reggino Chilà, tesserato per la Cariri, che ha stabilito nel salto in lungo il nuovo record italiano Juniores con la misura di 7.78 metri, terza al mondo stagionale di categoria, inferiore soltanto a quelle dello statunitense Grant Holloway (7.91) e del nigeriano Fabian Edoki (7.90), che gli è valsa pure il pass per la rassegna iridata in Polonia. L’impresa del calabrese è arrivata al secondo balzo, poi ha avvertito un fastidio al polpaccio e, su indicazione dei tecnici, deciso di rinunciare agli altri tentativi per non correre inutili rischi. Primati tricolori in Veneto pure per Ilaria Verderio nei 400 metri con un notevole 54”14 e per gli Allievi Sydney Giampietro nel getto del peso (15,92 con l’attrezzo da 4kg) e Simone Barontini grazie al 3’57”28 fatto segnare nei 1500.
Una falsa partenza ha condizionato, invece, la prestazione del pacese Artuso. Nella prima prova dei 60 metri, il portacolori dell’Atletica Villafranca ha pagato evidentemente l’emozione del debutto con la maglia dell’Italia, rimediando una beffarda squalifica con rilevazione al limite (0.097 allo sparo); un’inezia che lo ha tolto dai giochi. “Mi sono mosso in anticipo col piede ed è scattato inesorabile il timer – ha dichiarato Artuso subito dopo la gara – un vero peccato perché mi ero staccato bene dai blocchi”. Nell’altra manche in programma, ha conquistato, comunque, una prestigiosa piazza d’onore con il crono di 6.87, dietro al quotato francese Amaury Golitin (6.73). “Potevo fare meglio, ma ho temuto di incappare in un’altra “falsa” e ho volutamente ridotto il margine d’errore. Adesso mi concentrerò sulle competizioni all’aperto anche perché ho rimediato un piccolo infortunio, che spero di smaltire nei prossimi giorni”.
Nella graduatoria finale a squadre, si è imposta, come da pronostico, la Germania, mentre la Francia ha vinto, a sorpresa, con gli uomini. Classifica generale: Germania 198, Francia 189 e Italia 145. Maschile: Francia 102, Germania 95 e Italia 80. Femminile: Germania 103, Francia 87 e Italia 65.