“Lampedusa Curri”, tre tappe dal 23 al 26 giugno
Il progetto parte da “tre uomini in barca” , come l’avrebbe intitolato Jerome K. Jerome. E in effetti è un romanzo ancora da scrivere, la storia di “Lampedusa Curri”, corsa a tappe che ha tutte le carte in regola per diventare una classica del trail running italiano. Un’idea nata, appunto, su una barca a vela, in mezzo al Mediterraneo, davanti a una delle isole più selvagge e affascinanti del nostro territorio.
“Lampedusa Curri”, in programma dal 23 al 26 giugno, sarà un evento sportivo particolare, come è speciale l’isola di Lampedusa. Tre tappe per runners e camminatori nei luoghi più suggestivi dell’isola, svolte in quattro giorni, con itinerari di medio impegno, scenari suggestivi, panorami mozzafiato. Momenti di relax e scoperta di questo territorio, di condivisione tra podisti con le loro famiglie, che opteranno per una “vacanza sportiva” nel cuore del Mediterraneo.
Il progetto parte da “tre uomini in barca” , come l’avrebbe intitolato Jerome K. Jerome. E in effetti è un romanzo ancora da scrivere, la storia di “Lampedusa Curri”, corsa a tappe che ha tutte le carte in regola per diventare una classica del trail running italiano. Un’idea nata, appunto, su una barca a vela, in mezzo al Mediterraneo, davanti a una delle isole più selvagge e affascinanti del nostro territorio. Quella più a sud, quella più lontana, quella più incontaminata. Tre uomini in barca, certamente non tre persone qualunque. Uomini che hanno sempre messo passione in quello che fanno, nella vita e nel mestiere. Gianni Morandi, innamorato della corsa, e Claudio Baglioni, innamorato di quest’isola così diversa e unica. I due artisti che hanno segnato la storia della musica italiana. Insieme al terzo personaggio di questa storia: Stefano Soverini, colui che proprio insieme a Morandi ha dato vita ormai quindici anni fa alla Run Tune Up, la “mezza maratona di Bologna”, facendola crescere negli anni fino a diventare una delle 21 chilometri più apprezzate nel panorama nazionale.
Fondamentale il supporto delle strutture alberghiere di Lampedusa, che hanno sponsorizzato la manifestazione assicurando la più bella accoglienza per i partecipanti. Senza dimenticare l’apporto di un nutrito gruppo di amici lampedusani, che già si adoperano sull’isola perché il progetto cresca nella maniera migliore. Gli iscritti potranno essere al massimo 150, a conferma della volontà di garantire ad ogni singolo concorrente la massima attenzione e considerazione. Perché chiunque a Lampedusa dovrà sentirsi in famiglia, e in questo sarà importante la propensione all’ospitalità della gente del posto.
Articolo tratto dal comunicato stampa degli organizzatori