Un premio speciale alla memoria di Annarita Sidoti
“Non vi è separazione quando esiste il ricordo”; con queste significative parole Pietro Strino, marito della campionessa di marcia, prematuramente scomparsa lo scorso maggio, ha spazzato via l’inevitabile emozione, mista a commozione, che vi era nel salone della sede del Club Juventus “John Charles” durante la consegna del “Mimmo Barbaro”, giunto alla settima edizione e assegnato quest’anno alla memoria dello “Scricciolo d’oro” di Gioiosa Marea.
“Non vi è separazione quando esiste il ricordo”; con queste significative parole Pietro Strino, marito della campionessa di marcia Annarita Sidoti, prematuramente scomparsa lo scorso maggio, ha spazzato via l’inevitabile emozione, mista a commozione, che vi era nel salone della sede del Club Juventus “John Charles” durante la consegna del premio “Mimmo Barbaro”, giunto alla settima edizione e assegnato quest’anno alla memoria dello “Scricciolo d’oro” di Gioiosa Marea. “E’ stata una donna straordinaria ed io ho avuto la grande fortuna di vivere a lungo al suo fianco – ha raccontato Strino – era un’atleta eccezionale, resa speciale dalla tenacia, dalla volontà e dalla positività. Queste doti le ha poi trasferite, terminata la carriera agonistica, in altri settori della quotidianità e l’hanno accompagnata pure nella malattia. Nei giorni più difficili, era lei, infatti, ad incoraggiare me”.
La signora Lucilla Barbaro, moglie dell’indimenticato Mimmo, prima di consegnare a Strino, davanti agli sguardi vivaci di Federico, Edoardo e Alberto, gli amati figli di Annarita, il prestigioso riconoscimento, una targa elaborata dall’orafo Giuseppe Alvaro, ha letto un toccante pensiero, che ha raggiunto dritto il cuore dei presenti, così come la testimonianza del prof. Salvatore Coletta: “Ogni giorno che passa penso a lei – ha confessato lo storico allenatore della Sidoti – fa sempre parte integrante della mia vita. Nel 1997, quando non era stata convocata per i Mondiali di Atene, lei continuava a ripetermi che ci sarebbe andata ugualmente. Il destino assecondò questo suo desiderio e su quella pista sembrava che avesse già deciso alla partenza che avrebbe vinto”. Nel corso della cerimonia, si sono susseguiti gli interventi del delegato provinciale del Coni Aldo Violato, della fuoriclasse della pallanuoto Silvia Bosurgi e del giornalista della Gazzetta del Sud Paolo Cuomo.
A fare gli onori di casa Filiberto Romanetti e Gustavo Ricevuto, che hanno tenuto a precisare che da tempo i soci del club avevano pensato di conferire il “Mimmo Barbaro” alla Sidoti. “L’Ateneo di Messina ha deciso, proprio da poche ore, di indire un “premio di laurea” di mille euro dedicato ad Annarita – ha svelato il prof. Ludovico Magaudda, che l’ha avuto come studentessa alla facoltà di Scienze Motorie, dove si è laureata alla triennale e specializzata – andrà alla migliore tesi su tematiche legate a fair play e medicina sportiva”.