Il fascino e le bellezze di Santa Teresa di Riva
La cittadina, situata sulla costa jonica messinese, vanta un territorio comprendente una zona costiera, una collinare e, nell’entroterra, sui declivi dei monti Peloritani, le frazioni di Misserio e Fautarì. Di particolare interesse, tra le architetture religiose, c’è anzitutto il Santuario della Madonna del Carmelo. Nel centro abitato tre torri medievali.
Santa Teresa di Riva è situata sulla costa jonica messinese, a circa 30 km dalla città capoluogo e a 15 km da Taormina. Ha un territorio comprendente una zona costiera, tra le fiumare Savoca ed Agrò, una zona collinare, con rilievi di modesta altitudine e, nell’entroterra, sui declivi dei monti Peloritani, le frazioni di Misserio e Fautarì. La vocazione commerciale ha storicamente caratterizzato il comune, che è stato in passato importante centro di produzione di limoni. Da segnalare, inoltre, anche vino, olio d’oliva, ortaggi, mandorle e frutta in genere. L’economia locale si basa, dunque, in prevalenza sul terziario: commercio, servizi e turismo balneare.
Dalla seconda metà dell’800 si svolge fin un vivace mercato quindicinale, con circa 250 bancarelle di generi vari. Il mercato in cui c’è un’area riservata alla vendita dei prodotti della Valle d’Agrò rappresenta un forte richiamo sia per la popolazione della zona che per i turisti. Il comune di Santa Teresa di Riva fa parte dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani e del distretto turistico Taormina-Etna ed è gemellato con il comune francese di Fuveau. È capofila del P.I.T 13, “Dal turismo tradizionale ad un sistema integrato”, progetto che ha come obiettivo la creazione di un sistema turistico integrato, policentrico e multiprodotto del versante jonico della provincia di Messina. Il lungomare è considerato un “lungomare d’arte”: oltre alla visione delle bellezze naturali (il mare e la costa calabrese) consente di ammirare le moderne sculture in acciaio inox dell’artista Nino Ucchino (La Sirena, Galassiopea e Il Boccavento).Di particolare interesse, tra le architetture religiose, c’è anzitutto il Santuario della Madonna del Carmelo (1929), situato nel cuore del quartiere Bucalo.
L’attuale edificio sacro venne inaugurato solennemente il 9 dicembre 1934, alla presenza di Mons. Angelo Paino, Arcivescovo di Messina. È un pregevole esempio di stile neo-romanico a tre navate, delimitate da colonne con capitelli corinzi; progettata e realizzata con criteri antisismici dagli ingegneri Giovanni Crinò e Francesco Rigano. Conserva, al suo interno, un soffitto cesellato a cassettoni realizzato in cemento armato; il simulacro ligneo della Madonna del Carmelo, del 1887, realizzato da Francesco Lo Turco da Mongiuffi Melia e restaurato nel 2006 troneggia sull’altare maggiore. La chiesa è dotata di cinque altari. Quindi la chiesa di Portosalvo (1952), ubicata nella zona meridionale del paese, la chiesa Sacra Famiglia (1903), che si trova al centro della cittadina jonica, ed è ad unica grande navata in stile barocco con soffitto ligneo, e la chiesa San Vito (XVII secolo) situata nella frazione Misserio. Sparse nel territorio vi sono altre chiese come quella intitolata alla Madonna delle Grazie nella frazione di Fautarì (1706), la chiesa Sacro Cuore di Gesù (1922), la chiesa di San Gaetano, la chiesa di San Sebastiano e la chiesa Madonna del Rosario.
A Santa Teresa di Riva esistono ancora alcune torri di avvistamento risalenti al XVI secolo. La Torre Saracena che sorge nel quartiere Bucalo, si trova accanto alla chiesa matrice della Madonna del Carmelo. A dispetto del nome, però, non è stata edificata dai Saraceni, ma a difesa contro le loro scorrerie. La Torre dei Bagghi, poi, è situata nel quartiere Sparagonà. Ha forma quadrata ed è a due elevazioni fuori terra, separate tra loro mediante una volta cieca. Prende il nome dal fatto che si trovava nel bel mezzo di un antico quartiere di case,”u bagghiu”, tra loro accomunate da un grande cortile. La Torre Catalmo, nell’omonimo quartiere, si erge nel bel mezzo del sito in cui anticamente era situata la cittadina di Phoinix e non si esclude che sia sorta sulle basi di un più antico manufatto di epoca greco-romana. Vi sono anche numerosi palazzi signorili edificati nella seconda metà dell’Ottocento e inizio Novecento: Villa dei Marchesi Carrozza, Villa Crisafulli-Mondio, Palazzo Caminiti, Palazzo d’Alcontres-Ilardi, Palazzo Mastroieni-Lo Giudice, Palazzo Pinto, Villino Pelleri, Villino Zappalà, Palazzina Citrica/Atelana. La festa patronale in onore di Santa Maria del Carmelo, celebrata il 16 luglio di ogni anno, è senza dubbio la tradizione santateresina più antica, in quanto le sue origini risalgono al XIX secolo. In occasione di tale evento viene portato in processione per le vie del paese il simulacro ligneo della Madonna del Carmelo.